sabato 15 agosto 2015

105.''L'ora di tornare a casa'' (Professore e Thiago) Quarta stagione



Profe: con gli anni ci cadono i capelli, escono le rughe, ingrassiamo, dimagriamo, ma sempre manteniamo un colore inalterabile che ci rende unici. Questo colore è la nostra essenza.
Si può maturare, si può crescere, si può imparare, ma c'è sempre qualcosa di noi stessi che resta fedele, inalterato.
E' come mangiare il tuo piatto preferito, o ascoltare questa canzone che ti è sempre piaciuta e per te non è mai passata di moda, o come rincontrarti con i tuoi amici di tutta la vita. E' rincontrarti con te, è ritornare a casa.
Una canzone, una parola, un amico, uno sguardo, un punto di incontro è tornare a casa.

Thiago:Ho letto in un libro che la felicità è l'abitudine delle cose buone, è ritornare una e più volte a ciò che ci fa bene. Ritornare a casa.

Profe: Un gesto che si ripete, un gesto di complicità, un 'traspié' che ci ricorda chi siamo, dove siamo, perché viaggiamo. Simboli del ritorno a casa.

Thiago: la spalla di quest'amico che ti sostiene non cambierà anche se lui cambia e tu cambi.

Profe: dovunque tu vada quest'amico è con te.

Thiago:E' come il suono del tuo sorriso, quando è vera, quando ti esce dallo stomaco, non cambia mai.

Thiago: questo aspetto che ti fa unico non cambia.

Profe: il tuo modo di piangere non cambia.

Thiago: e ciò di cui hai bisogno per sentirti meglio nemmeno cambia.

Profe:tutto ciò che sei, che hai portato con te e che porterai con te non cambia.

Thiago:Ciò che porti con te dovunque tu vada è cio che ti fa sentire a casa.
Per quanto lontano tu vada, per quanto tu ti smarrisca, sempre arriva l'ora di ritornare a casa.

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