sabato 25 agosto 2012

47. 'La precisione' (Chandia) Terza stagi


Lei crede nell'astrologia? L'astrologia è meno azzardata dei tarocchi.
Con l'astronomia si può prevedere la posizione degli astri, e l'astrologia è un'interpretazione di questo.
Ma qualcosa sta cambiando, qualcosa sta succedendo con l'universo, ci sono alcune cose che non di possono prevedere, come il solstizio d'inverno. È il giorno più corto dell'anno, è l'inizio dell'inverno.
Il sole sta avendo alcuni cambiamenti che la scienza non può determinare con certezza. Le eclissi si possono prevedere con anni di anticipo e quest'eclissi nessuno l'ha prevista.
L'eclissi, vediamo la bellezza in questo ma nessuno vede qualcosa di pericoloso.
Gli astri sono forze potenti che sono in equilibrio, ma sta succedendo qualcosa, qualcosa si sta spezzando, e se non si può determinare con precisione cosa sta succedendo siamo indifesi. In astronomia la precisione è tutto.
La precisione è necessaria perché ci lascia vedere chiaramente dove siamo fermi, finisce con le speculazioni, e uno può vedere le cose come stanno.
Un errore di calcolo e le conseguenze possono essere gravissime. gli astri si muovono con precisione, un movimento planetario può generare un squilibrio, e lo squilibrio catastrofi.
La precisione ci permette di lasciare da parte incertezze. La precisione ci rende possibile convivere, prendere decisioni, agire.
In un momento abbiamo bisogno di sapere con precisione dove siamo fermi, cosa succede, cosa succederà, così che il futuro che ci aspetta sia un futuro incerto, inesatto.

46. 'La sostanza dei sogni' (Tina) Terza stagione


Se oggi sono 22 anni che sono crepata, vuol dire che io sono morta poco dopo il viaggio al futuro, quindi quando avrò finito questa missione e io tornerò al mio tempo mi rimarranno mesi, capisci la mia fretta ora?
Non c'è tempo, bisogna realizzare i sogni. E la domanda da un milione è: cosa facciamo con i nostri sogni?
Ce ne dimentichiamo, ignoriamo i nostri sogni, come se quello che sognassimo lo sognasse un'altra persona. Alcuni sogni fanno paura, perché? Perché sono desideri che arrivano da un posto molto profondo, sconosciuto, quasi nascosto per noi. E nonostante questo questi sogni parlano di noi più di noi stessi.
Niente definisce meglio una persona di quello con cui sogna.
Questi sogni hanno una data di scadenza, uno sogna sogna sogna fino che questo sogno si fa realtà. Però, cos'è un sogno, amore mio? Che cos'è la realtà? Mi domandavo, perché chiamiamo sogni i nostri desideri? Perché, tesoro? Perché nei sogni tutto è possibile.
Costa capirlo, uno nei sogni può fare quello che desidera...

Hope: Io voglio volare, sogno di volare?
Tina: Procurati un biglietto aereo in qualunque modo, buttati con il paracadute e vola figlia mia.

Bisogna trovare il modo, c'è sempre una maniera, siamo fatti della stessa sostanza dei sogni. Possiamo fare della nostra realtà ciò che sogniamo. La realtà e i sogni sono la stessa cosa, capisci?
Possiamo cambiare, fare e essere quello che vogliamo. E aver capito questo tesoro mio è avere mezza partita vinta. Ovvio, è facile capirlo quando arriva la Parca, per questo devo debuttare oggi e non domani, perché io sono viva oggi e domani non lo so, e dopodomani non lo so... capisci?
Sogni d'amore, sogni di gloria, piccoli o grandi sogni, tutto si può raggiungere, si tratta solamente di trovare il modo e ricordarsi che la vita è un momento che abbiamo per giocare, un momento per compiere i nostri sogni, un momento prima che il gioco finisca.

venerdì 24 agosto 2012

45.'L'intervento creativo' (seconda parte) (Rama) Terza stagione

Quando qualcuno ha fatto lo stupido bisogna intervenire, mi ha detto Tina, ma è così? Uno ha il diritto o l'obbligo di intervenire quando considera che qualcosa va male? Intervenire o lasciar fare, due opzioni diverse con conseguenze diverse. Se non intervieni bisogna accettare che tutto continui allo stesso modo. Ma se decidi intervenire devi accettare le conseguenze. Si però no. Dovrei far qualcosa, si, ma non mi incoraggio. Dovrei cambiare qualcosa, si, ma non posso. Ma arriva un momento nel quale uno capisce che bisogna intervenire. Intervenire per rompere l'inerzia, intervenire affinché cambi qualcosa. Intervenire per perdere la paura. Intervenire è decidere, è mettere una diga e deviare una riva. E' cambiare il corso delle cose. Intervenire è un prima e dopo, una volta che lo hai fatto non sei nel prima. Perché la tua rivoluzione per quanto possa essere piccola, può muovere montagne. Intervenire per uscire dal punto morto, buttarsi a capofitto, nuotare in nuove acque, sconosciute, meno sicure, ma diverse. Perché affinché succeda qualcosa di diverso, devi fare qualcosa di diverso. No è lo stesso parlare che stare zitti. Non è lo stesso decidersi che dubitare. Non è lo stesso agire che rispettare. Non è lo stesso ribellarsi che abbassare la testa. Non è lo stesso giocarsela che vivere non paura. Non è lo stesso stare uniti o isolati. Non è lo stesso mettersi in qualcosa e non mettersi. Non è lo stesso lottare che lasciarsi vincere. Non è lo stesso intervenire che lasciar fare.

40. 'Un mondo di vibrazioni' (Camilo, Paz, Simon, Mar) Terza stagione

Camilo: Tutti sappiamo che tutto è formato da energia. Questo vaso per esempio, che noi vediamo solido in realtà non è solido perché niente è in riposo, in realtà questo vaso è formato da trilioni e trilioni di elettroni girando intorno al suo proprio nucleo.
Paz: Quello che vuole dire è che non è solido, è formato da molte particelle di atomi che si muovono costantemente.
Camilo: esattamente, non è solido. Tutto ciò che ci circonda, incluso noi, siamo energia, ennergia che vibra permanente in distinte forme. Dicono che i ciechi possono arrivare a percepire i colori diversi attraverso il tatto e questo è perché ogni colore ha una vibrazione diversa ed ha anche una temperatura diversa. Si tratta tutto di vibrazioni e di come queste vibrazioni ci influenzano. Gli stati emozionali per esempio, sono anche loro vibrazioni, come ad esempio l'amore. Tutti sappiamo che l'amore è una vibrazione molto profonda. Quando diciamo che 'ciò ha una buona energia' in realtà stiamo facendo riferimento a come vibra la sua energia. Buone energia, energia cattiva, sono delle vibrazioni. Tutti ci rendiamo conto quando qualcuno ha una cattiva onda. Sono tutte vibrazioni, il dolore, l'angustia, la sofferenza, la tristezza.. non abbiamo bisogno di vedere qualcuno per vedere come sta. Le emozioni sono la forma in cui vibra la nostra energia, per questo la depressione può arrivare ad ammalare un corpo, e tutto il contrario la felicità che lo fa ritornare più bello, più giovane. Per questo vi diciamo sempre che qua nel Mandalay siete protetti, perché qui c'è una buona energia, e la cattiva non può entrare.


Simon: si, ma tutto questo che ha a vedere con il diapason?
Camilo: Il diapason è uno strumento molto sensibile. Per questo crediamo che la vibrazione del diapason come quella di tutta la casa è in funzione per qualcosa, in risposta di qualcosa.
Mar: Qualcosa di cattivo, no? dico, no, perché vedete che ogni volta che prendiamo il coso, ti prende come qualcosa di brutto nella pancia.
Paz: noi crediamo che ciò è una risposta all'energia oscura.
Simon: e come la prendiamo questa energia?
Camilo: Il tema non è prenderla e come non lasciarsi infettare

Siamo attraversati da diverse energie. Dobbiamo essere forti e non lasciarci infettare, perché viviamo in un mondo di vibrazioni e non tutte sono buone.


giovedì 23 agosto 2012

39. 'Vernice rossa' (Teo e Hope) Terza stagione



Teo: Se li sono portati via tutti. Li hanno portati via e non siamo riusciti a frenarli.
Hope: E a me che importa?
Teo: Non ti importa che uccideranno quella gente?
Hope: Mi importa que quasi uccidono i miei ragazzi, questo mi importa Teo.
Teo: Ti importa solo della gente della tua bolla, no? Quella gente verrà uccisa, tutte quelle famiglie e a te non importa.
Hope: Ovvio che mi importa, io non voglio che uccidano nessuno, non ti confondere.
Teo: È sangue quello che hai lì?
Hope: No, lascia, è vernice stupido... comunque è come se fosse sangue perché viviamo in un mondo orribile che è pieno di sangue e io sono la regina del 'non c'è nessun problema' ma in realtà c'è, non so.
Teo: Beh, per questo voglio aiutare. Quando hai visto e ascoltato l'orrore non sei lo stesso, il sangue ti ribolle.
Hope: Io voglio dare un po' di luce a tutto questo, per questo sono così e faccio tutto quello che faccio, ma non posso, mi capisci? Perché come si vive così, in un mondo così.
Teo: E lottando, lottando si vive. Io sono nato in un quartiere di resistenza slovena, in un quartiere di guerra, io sono nato con l'odore di polvere da sparo, odore di sangue, sono nato con paura, e non ho avuto l'opportunità di guardare da un'altra parte. Ma tu e il resto della gente sì.
Hope: E non va bene questo?
Teo: No, va bene, e io non vi incolpo. Ma una volta che conosci l'orrore tutto cambia, e tu oggi l'hai visto. E anche se te ne vuoi dimenticare, il resto dei tuoi giorni quando vedrai vernice rossa ti ricorderai la faccia di quei bambini.
Hope: È orribile.
Teo: Sì perché aprire gli occhi fa male, Hope. Quando hai sentito qualcosa rimane impresso nel tuo cervello e tu puoi tapparti le orecchie però il rumore rimane lì, le grida rimangono lì, non si zittiscono.
Anche se guardi da un'altra parte, anche se ti pulisci, quella vernice rossa rimarrà lì, ricordandoti quello che non vuoi ricordare.
Vieni, non attaccarmi più, è per qualcosa che il rosso si usa per dipingere le cose proibite, il pericolo, perché il rosso richiama l'attenzione, il rosso anche se tu non vuoi vederlo lo vedi. La cosa strana è che quando vediamo qualcosa rosso invece di allontanarci ci avviciniamo, e sai perché? Perché una volta che abbiamo visto quel rosso non possiamo fare i finti tonti e guardare da un'altra parte


38. 'Multiple choice' (Luna e Pedro) Terza stagione


Pedro: Prendi sempre la stessa direzione, si? Mai una svolta, mai una sorpresa, questo non è vivere. Hai paura di scegliere, e va bene perché ogni volta che tu scegli perderai qualcosa e tu hai paura che Jaime si arrabbi con te se scegli Thiago. 
Come hai sempre obbedito a mamma e papà per paura che sia arrabbiassero, hai il terrore che ti abbandonino di nuovo, non aver paura delle opzioni Lu.
Io non ho paura di non sapere ciò che voglio perché se non dubito, se non cerco, se non provo, come farò a sapere quello che voglio? Il mondo è pieno di possibilità, è pieno e io non me le voglio perdere e ancora meno che tu te le perda, mi hai sentito sorellina?
Luna: Pedro de tu scegli tutto, non scegli niente.
Pedro: No Luna.

Luna - È vero, sono molto strutturata e sono rigida, e non sono solita a cambiare strada, hai ragione. Pero tu pensi di essere libero Pedro, e in realtà sei intrappolato nella tua indecisione. Perché io non scelgo per paura di perdere qualcosa, è vero, ma tu non scegli per paura di perdere tutto e finisci per non scegliere niente, e questo è peggio Pedro.
Quando tu non scegli, la vita sceglie per te. E questo non è essere libero, essere libero è avere il coraggio di scegliere un posto dove rimanere, è mettersi in gioco per una relazione Pedro, e non scappare tanto dal fidanzamento. Tu ti senti libero però è un inganno. Se tu non scegli niente, non hai niente.
Ma per me la libertà è scegliere e essere responsabile della tua scelta.

giovedì 16 agosto 2012

37. 'Gemelli' (Sol) Terza stagione


Nelle grandi città ci sono milioni di persone che vivono, lavorano e cercano la felicità. Ci sono meno matrimoni e la maggior parte di questi falliscono nei primi cinque anni. Ci sono meno coppie e più persone che vivono da sole.
Senza dubbio le inchieste coincidono: il maggior desiderio della maggior parte è incontrare l'amore.
Perché, allora, se quello che desidera più di tutto una ragazza è essere amata a volte le riesce tutto il contrario?
È possibile che quello che ci impedisce di incontrare l'amore sia giustamente la nostra ricerca disperata?
Sarà mai possibile che essendo così occupati a cercare abbiamo perso la capacità di incontrare?
Sarà che cerchiamo qualcosa che non esiste? Sarà che viviamo l'amore sotto la teoria 'desidero tanto e non sono desiderato'?

Sol: Dimmi cosa nascondi di così orribile.
Hope: Non voglio parlarne, non voglio.
Sol: Parlarne ti farà bene, ti giuro. Parliamo di Teo, dai.
Hope: Quando ero piccola sono andata per un po' nella stessa scuola di Teo, e lì l'ho conosciuto, e l'ho visto e sono morta d'amore e non ho mai smesso di pensare in lui, perchè era il mio principe azzurro, capisci?
Sol: Gliel'hai confessato?
Hope: No, se io ero piccola e in più sono stata bocciata in quella scuola allora ho dovuto cambiare scuola e così me ne sono andata, non l'ho più visto... fino a tre anni fa. Paz ed io siamo andate a una manifestazione per i diritti dei crostacei, lei era vestita da balena e io da cornalito, e lui era lì per io non c'ero per lui. Perché i principi si interessano sempre di Paz e mai di me. Poi ci arrestarono e il loro è stato amore a prima vista, capisci? Io non c'ero, a me non mi vedeva, mi attraversava con lo sguardo. Aveva una maglietta che diceva 'vivo come penso', sempre mi ricordo di questo, sempre. Penso che mi  ricordo sempre di questo perché io non vivo come penso.
Sol: Continui ad essere innamorata di lui, no?
Hope: No, non lo so, non importa. Quello che importa è che non so perché sempre devo vedere la situazione da fuori, e sempre succede tutto a Paz, e sempre tutti i tipo vanno con Paz e gli piace Paz e...
Sol: Questo è la cosa così orribile che senti? L'invidia che provi per tua sorella?
Hope: Non lo so, odio quello che sento, odio quello che sento perché io amo Paz, è mia sorella, ed è quello che più amo nella vita ma la odio, mi da odio, mi da invidia, capisci? E non so chi sono, arrivo a un punto che non so chi sono, non so se sono quello che dimostro che è la ragazza divina e glamour e l'amorosa, o se sono quella che nascondo.
Sol: Siamo entrambe, tutti siamo gemelli, soggetti divisi. Vogliamo una cosa e siamo l'opposto.
Hope: E perché lo facciamo?
Sol: Chi lo sa, è la natura umana.

Il più contenuto ha la sua faccia più sciolta, e il più buono la sua faccia bestiale. Questo duello ci da volume, non abbiamo una faccia sola.
Una di queste forze nascoste vincerà prima o poi, e quando questo succederà definirà chi siamo veramente.
A volte nell'atto di odiare amiamo, e nel rifiutare desideriamo, perché anche non lo sopportiamo siamo contraddittori.
La contraddizione ci mantiene vivi, ci fa andare avanti.

Sol: È giusta questa invidia e questo amore che senti per Paz, perché questa invidia ti farà crescere e questo amore ci sarà per sempre, e questo è quello che importa, o no?

Una parte di noi dice 'sì' e l'altra 'no', e in questa contraddizione c'è la vita.

giovedì 9 agosto 2012

35. 'La felicità' (Nacho) Terza stagione

Una casa enorme e carissima, con giardino e piscina, tre cameriere, due mesi di punta tutte le estati, viaggi in Europa e Stati Uniti. Vestiti nuovi tutti i mesi, la migliore, la più cara. L'ultimo cellulare, l'ultimo mp4. L'ultimo televisore LCD, il più grande, uno in ogni stanza.
Rugby nel miglior club, campionati internazionali, finali a Londra, a Oakland. Le migliori scuole, il miglior campo di fine settimana, gli amici, le migliori famiglie. Una moto prima dei 16, l'auto prima dei 18, il jet sky da quando ho imparato a camminare.
Feste tutti i sabati, con il miglior catering, il DJ esclusivo, nello chalet per 200 persone.
Le ragazze migliori, le più belle, le più top, quelle vestite meglio, le più abbronzate.
Ma niente di questo mi ha reso felice. Sono stato felice per la prima volta nella mia vita il giorno che la Paisa mi ha detto "Ti amo, Gaucho". Mai nessuno mi ha amato così. Ti giuro che cambierei tutto, tutto per un "Ti amo" della Paisa un'altra volta. Io sono un cattivo ragazzo, capisci, una cattiva persona, la tratto male, non dubiterei a tradirla, e nonostante tutto lei mi ama. Quanto vale un amore così? La mia vita vale, vale la mia vita. Io ti giuro che se dovesse succedere qualcosa alla Paisa muoio, muoio.
Alcuni passano un'intera vita cercando la felicità, quando non la trovano si disperano o si rassegnano a essere infelici tutta la vita. Il problema è che la gente non capisce che la felicità non esiste in un posto e bisogna andare a cercarla, perché la felicità c'è sempre... si trova in una chiacchierata, in un amico, in uno sguardo, in un sorriso.
La felicità è qualcosa cosa che c'è sempre...c'è in una chiacchierata, in un amico, in uno sguardo, in un sorriso. La felicità è qualcosa di così semplice che a volte non ci rendiamo conto che c'è, e questo è il problema, questo è stato il mio errore. Il pane scoppiettante nel club di golf mentre il pelato si indignava, la sua voce impostata come annunciatore facendo scherzi, le sue salsicce in grasso, le mie bolle camminando insieme a lei sotto un sole che batteva la terra, il suo anello d'oro, curando il porcile, il suo angolino di luce, il suo "gaucho chucaro", le sue grida, il suo malgusto per verstirsi, il suo odore di campo, le sue torte fritte, il suo sorriso...questo è la felicità per me e solo ora lo posso vedere.

34. 'Cioccolatini, un camino e una canzone d'amore' (Kika) Terza stagione


Quando avevo otto anni ho visto un film molto vecchio d'amore e lì ho cominciato a sognare. Sognavo che un giorno avrei conosciuto qualcuno così bello come l'attore, con quel sorriso, e che mi avrebbe baciata con quella canzone di sottofondo. Ma avevo un problema, io non ero bella come la bionda del film. Allora, sapendo che non avrei compiuto questo sogno, ho continuato a sognare. Ma io so, so che non sono bella come la ragazza bionda. So che il ragazzo dal bel sorriso non si metterebbe mai con me. So che non ci baceremo mai con quella canzone di sottofondo.
E se un giorno il sogno diventasse realtà? E se qualche volta anche il ragazzo dal bel sorriso sogna di baciarmi con quella canzone di sottofondo?

Mar: Non ti chiederò se ti piace Rama, perché lo ami, no?
Kika: Il problema non è se lo amo o non lo amo. Il problema è perché nessuno ama me.
Perché a me non mi può succedere quello? Perché io non posso avere un fidanzato con quel sorriso? Perché nessuno mi bacia con una canzone d'amore di sottofondo? Io so perché. Perché non sono bella. Perché non sono come le ragazze di cui si innamora un bel ragazzo. Perché non sono sexy, perché ho dei brutti capelli... tu li hai visti? Non ti piacerebbe mai qualcuno con i miei capelli. In più ho gli occhiali. E a parte che sono molto imbranata, e non sono bella. 
Magari se mi lasciano parlare un attimo sono interessante, ma bella no, io so che non lo sono.
Le ragazze hanno dubbi, non sanno se il ragazzo che gli piace si innamorerà o no di loro. Io non ho dubbi. Lo so, non gli piaccio. Nessuno muore dalla voglia di baciarmi, e perché? 
Una menzogna, questo è l'amore. Una menzogna con molto marketing. Perché fin da piccole ci fanno vedere film, racconti, storie d'amore... ci fanno credere che il principe azzurro ha gli occhi celesti, esiste, e sai cosa?
Mar: Non esiste.
Kika: Sì che esiste, ma non si innamorerà mai di una come me.
132 volte ho visto questo film. Da piccola sognavo sempre che un giorno mi succedesse questo. Ma l'amore che ti mostrano lì non esiste. La vita è una schifezza. Nessuno ama veramente, nessuno vede né ascolta nessuno veramente.
Ci travestiamo, costruiamo personaggi e viviamo amori da film copiando tutto quello che vedevamo da piccoli.
Come nei film... la musica suona dal nulla, un camino sul fondo e crediamo che quello sia l'amore.
L'amore... tutto gira intorno all'amore. Però l'amore è per pochi, per quello che passano il casting del bel ragazzo e dell'eroina. Per me no, io lo guardo in film, niente di più.
Mar: No, a me non sembra che sia così. Io per esempio sono alta 1.20 e...
Kika: Va bene, so che non è così.
Mar: E allora perché stiamo parlando di tutto questo? Va bene così, basta.
Kika: Perché tu sappia che anche io non creda nell'amore, continuo a piangere con film romantici e continuo a sognare il principe azzurro, con chi mangiare un cioccolatino vicino a un camino e che mi baci con una canzone d'amore come sottofondo.


32. 'Indovinelli' (Hope) Terza stagione


A volte la conoscenza arriva in forma di mistero, un mistero che bisogna risolvere, e un mistero da risolvere è un indovinello da decifrare. La conoscenza molte volte arriva in forma di va e vieni, in forma di sorpresa.
Un indovinello ci mostra qualcosa che abbiamo difronte ai nostri occhi ma che non vediamo, bisogna solamente guardarlo diversamente. Se guardiamo sempre con gli stessi occhi di sempre vediamo la stessa strada, cadiamo in un vicolo cieco, e questo ci intristisce, ci offusca, ci uccide. In cambio quando uno risolve l'indovinello si sente vivo perché ha incontrato la soluzione. 
A volte la risposta è così chiara che non bisogna dirla ma bisogna fare così, è il gioco.
Risolvere l'indovinello è come quando un bambino inizia a scoprire il mondo che per lui è un mistero. Io  so che fa paura Rama, però magari questa oscurità sia un mistero da risolvere, magari questo indovinello porterà risposte inaspettate.
Non bisogna avere paura dei misteri, perché sempre ci saranno indovinelli che ci permetteranno di risolverli e così poter arrivare a quelle verità di cui abbiamo bisogno.

31. 'Cane che abbaia' (Luca) Terza stagione


Quando avevo 7 anni ho tolto due cuccioli appena nati a una cagna. È stato uno scherzo però i cuccioli mi sono caduti e sono morti. Quando la cagna è tornata si è disperata cercando i suoi cuccioli. Il suo pianto erano grida terribili. Lo scherzo ha smesso di essere divertente, la disperazione della cagna ha cominciato a angustiarmi, non sono mai riuscito a togliere quelle grida dalla testa, ho sognato questa cagna che abbaiava e abbaiava.
Non ho mai potuto dimenticarmi di quella cagna né del suo pianto disperato, non sono mai riuscito a togliermi l'angustia di non poter riparare gli errori che ho fatto.

Quando avevo 7 anni ho tolto due cuccioli appena nati a una cagna. È stato uno scherzo però i cuccioli mi sono caduti e sono morti. Ho fatto cose orribili nella mia vita, cose di cui mi pento, cose che mai finirò di riparare. Però il pianto di quella cagna mi persegue, mi tormenta. Quel pianto aumenta poco a poco. All'inizio appena t'infastidisce, è come un sasso nella scarpa, però poi non ti lascia camminare.
La colpa è come un cane che abbaia, non morde, però è presente tutto il tempo, è impossibile smettere di ascoltarla.
La colpa ti chiude la bocca... e il cuore. La colpa ti insegue. La colpa ti rinchiude. La colpa ti uccide in vita.
Il pentimento arriva sempre tardi, ma non è mai tardi per provare a sistemare quello che hai fatto male. Riparare non ti fa ritornare indietro il tempo però ti permette di guardare avanti.
Forse non ho mai smesso di ascoltare il pianto di quella cagna. Forse mi tormenta sempre. Forse non potrò mai dimenticare quella cagna desolata piangendo per i suoi cuccioli, ma forse potrò riparare qualcosa.
Forse un giorno potrò ascoltare l'abbaiare di un cane e non sentire più colpa per quello che ho fatto.

mercoledì 8 agosto 2012

29. 'L'uomo invisibile' (Camilo) Terza stagione


Così sono io, la mia stella brilla talmente tanto che nessuno vede la mia fragilità. Sono come l'uomo invisibile. Sono una presenza che si senti ma non si vede.
Quando vedono che non hai bisogno di niente, che puoi in tutto, smettono di vederti. Sono un'ombra, una brezza che passa. Sei presente tutto il tempo.
In tutta la mia vita ho brillato, sarà per questo che nessuno mi può guardare? Tutti vedono quello che do, ma non quello di cui ho bisogno. Allora nessuno può darti niente.
Tutti vedono i tuoi segnali, i tuoi scintillii, la tua lucentezza... però pochi possono vedere quando ti spegni.
Nessuno può capire il dolore di non sapere perché una madre lascia il proprio figlio, nel mezzo della notte in una strada abbandonata.
Perfino l'uomo invisibile ha bisogno quello sguardo speciale che lo rende speciale.

martedì 7 agosto 2012

28. 'Amore eterno' (Cielo/ Teen Angels) Terza stagione



Cielo: Paz, ti ho detto che dovevo uscire!
Thiago: Cielo... Cielo... Sono io, sono Thiago. Per favore, parlami... ho bisogno di sentirti, Cielo.
Cielo: Ciao, Thiago.
Thiago: Cielo, stiamo tutti male, andiamo indietro, in più non sappiamo perché siamo qui... perché tutto questo? Che... che significato ha, perché siamo qui? Se nessuno l'ha scelto... in più è tornato a parlarmi Juan Cruz, Cielo... io non voglio più tutto questo. Non la sto passando bene.
Cielo: Thiago, tesoro mio, ascoltami, per favore. Non dire a nessuno quello che ti sto per dire; se Nico viene a saperlo, mi uccide. 
Quando capirai che non c'è tempo ti renderai conto che passato, presente e futuro sono la stessa cosa. A volte la soluzione ai nostri problemi si trova nel futuro. La speranza, i sogni, i desideri, sono soluzioni nel futuro ai nostri problemi di oggi. E altre volte, la soluzione si trova nel presente. Però  i legami del passato o i timori del futuro sono catene che ci tengono legati. Il tempo è relativo. Possiamo stare nello stesso momento però in tempi diversi. O possiamo stare in tempi diversi nello stesso momento. Però le cose vere non hanno tempo, come questo orologio, che si prende cura di voi. O come hai detto una volta, Thiaguito, l'amore, quando è vero, è eterno.
Thiago: Io... io non l'ho detto, Cielo.
Cielo: L'hai detto, o lo dirai. È lo stesso. Ora, se mi prometti che non lo dirai a nessuno, io ti mostro qualcosa.
Thiago: Sì, sì, te lo prometto.
Cielo: Vai al terzo scaffale, dietro le rose, insieme ai gelsomini. Apri il cassetto.
Thiago: Un DVD?
Cielo: Guardalo e non dire niente. Ti voglio bene, Thiago.
Thiago: Anche io, Cielo.

TACHO, JAZMIN, RAMA, MAR Y THIAGO
Tacho: È... è allegria, e è amicizia.
Jaz: Mhm, e è sentirsi parte di qualcosa.
Rama: È una festa.
Mar: È come una barriera che non cade mai, no?
Thiago È un posto dove vuoi sempre tornare.
Mar: E è pensare meno in me, e più in noi.
Rama: È dedizione totale, amore totale.
Thiago: È un delirio. 
Rama: È sforzarti ogni giorno un po' di più. 
Mar: E anche sapere che tutte le tempeste passano.
Tacho: Sì, sì... è farti più forte dopo ogni colpo che ricevi.
Jaz: Sì, sapendo che dall'altra parte c'è sempre qualcuno.
Thiago: È non avere paura di andare sempre più in là.
Tacho: È... stare in famiglia, ovunque tu sia. 
Jaz:

 È come un amore a prima vista, no?
Thiago: È una carezza all'anima.
Tacho: È affrontare di petto le cose che verrano, come verranno e quando verranno. 
Mar: È giocarsela, è scegliere.
Jaz: Sì, e è ruotare. A volte in altro, a volte in basso, però sempre ruotare. 
Thiago: È come l'amore, che quando è vero, è eterno. Questo sono per me i TeenAngels. Un amore eterno.

 

27. 'Cappuccetto verde' (Tina) Terza stagione


Da piccola odiavo Cappuccetto Rosso. Mia madre la adorava, me lo leggeva una e più volte. La parte che mi piaceva di più era la parte dove il lupo azzannava Cappuccetto.
Cappuccetto Rosso... stupida mocciosa. La mamma le diceva "Cappuccetto, Cappuccetto, attraversa il bosco, non parlare con estranei" e cosa fa la rimbambita? Va e si mette nella bocca del lupo.

Luca: Così che hai visto Juan Cruz e non ci hai detto niente...
Tina: No, no tesoro. Vuoi che ti legga una storia che ha scritto mia cugina Ffff...? Sai che parlano di speranza però sono carini.
Luca: Ma non prendermi in giro, Justina, non a me. Io e te sappiamo molto bene di quello che è capace quell'uomo. E se devo uscire con uno specchietto a cercarlo lo farò, lo faremo.
Tina: Non serve, non ti intromettere in questa storia.
Luca: Però questa storia già la conosco, questa storia la so a memoria. Adesso, per questo schifo ci hanno mandato qua?
Tina: Luca, ascolta, pensa un po', pensiamo. Ogni storia ha un colpo di scena. Ti racconto: pare che quella santa di mia cugina, pensa un po' te, affinché i bambini perdessero la paura, scriveva le storie infantili cambiandole tutte. Strano, idiota, ma ingegnoso.
Luca: Di cosa mi stai parlando? Che sciocchezza, cosa dici?
Tina: Non è nessuna sciocchezza, guarda. Per esempio, ha preso 'Cappuccetto Rosso' e si è chiesta, ai bambini, cosa succederebbe se Cappuccetto Rosso invece che di rosso fosse verde?
Luca: Se cappuccetto rosso al posto di rosso fosse verde è lo stesso, se la mangerà il lupo alla fine.
Tina: No, no, pensiamoci. Se Cappuccetto fosse verde non è matura, dico, forse il lupo non se la mangia. O se Cappuccetto fosse verde è light, e se è light il lupo non se la mangia. Non mi è mai piaciuto Cappuccetto Rosso, mai, quella stupida. Sempre con la testa dentro al lupo. Pero Luca, noi sappiamo chi è il lupo, e non saremo così stupidi questa volta, non cascheremo nella stessa trappola un'altra volta.
Il lupo ci può vincere, si, forse, ora è sotto la pelle di un agnellino, però dobbiamo perdere la paura, divertirci, ridere in faccia al lupo.
Se ce n'è bisogno dobbiamo ridicolizzare questa storia per tornare a sentirci vivi. Perché non sempre il lupo si trova nel bosco, a volte vive dentro di noi, in agguato, aspettando il nostro errore per mangiarci i sogni, la vita stessa.
Crescere è avere coraggio di attraversare il bosco, senza sapere con cosa ci possiamo scontrare, se con un finale felice nella storia, o finire nella bocca del lupo.
Tina: Feli dice di smettere di pensare che una madre ci ha mandati soli e disarmati al bosco ad affrontare un lupo crudele. Dobbiamo fare qualcosa perché non siamo né soli né disarmati.
Luca: Io voglio fare qualcosa, sai in chi sta Juan Cruz, Justina?
Tina: Lo so, Luqui, è che dobbiamo inventarci qualcosa, e non avere più paura di Juan Cruz.

Non importa quanto sia feroce il lupo, importa cosa fa Cappuccetto per non essere mangiata, e un Cappuccetto Verde, il lupo non se lo mangia.

26. 'Con gli occhi addosso' (Mel) Terza Stagione


Il problema sono io, no? Sì, sì, sembra di sì. Il problema non sei tu, né nessun tipo. Con tutti mi succede lo stesso. Il problema è come mi vedono. Tutti mi guardano e mi vedono una gatta morta, no?
Si tratto tutto di questo, che io ci provo, voglio, cerco di farmi vedere in un altro modo, però no, non posso. Ho lo sguardo puntato addosso tutto il tempo. Ti giuro che è orribile... è orribile vivere così.
Una cosa è che ti vedano bella, e un'altra cosa che ti sentano bella, che ti amino davvero. La gente vede quello che vuole vedere, e non gli interessa se è vero o no. Rimangono con il loro sguardo, con i loro pregiudizi. Se ti vedono come una isterica, ti tratteranno da isterica, anche se forse in realtà sei confusa. Lo sguardo degli altri può essere molto crudele a volte, e molto cieco. 
Lo sguardo degli altri è tutto, e gli altri non vedono te, vedono quello che pensano di te.
Lo sguardo degli altri ha suono, voci, sussurri. Non si può scappare da quello che vedono di noi.
Tutto si tratta di come ci vedono e come vediamo gli altri. Rimaniamo intrappolati in quello sguardo, immobili, sicuri di quello che crediamo vedere, fidandoci più dei nostri pregiudizi che dei nostri occhi.
Dicono che la prima impressione è quella che conta, però anche che l'essenziale è invisibile agli occhi.
Quando mi toglierete quegli occhi di dosso e vedrete quello che sono veramente? 

lunedì 6 agosto 2012

25.' Commedia tradizionale' (Tefi e Paz) Terza Stagione.


OFF: L'uomo è un animale tradizionale dicono... ci piace la tradizione, qualsiasi cosa che ci tolga da esso, ci deconcentra. Luna- "secondo Pavlov, se un cane generalmente ascolta una campana ogni volta che gli danno da mangiare, dopo quando sente la campana pensa debba mangiare; anche se non gli danno da mangiare." Tutto è questione di tradizioni, Ci abituiamo anche a quello che ci fa male.. meglio mal conosciuto, che buono da conoscere, no? Il nuovo, ciò a cui non siamo abituati, ci deconcentra, ci inquieta. Perché cambieremo se così stiamo bene?
Tefi: Una volta stavo molto lame e ho parlato con tua mamma, e mi ha fatto bene, e ho pensato che potevo parlare con te, posso?
Paz: perché sei triste?

Tefi: perché mai nessuno mi ama davvero. Non so cos'ho, ma non mi ama. Preferiscono ad altre perché sono bionde, perché hanno gli occhi verdi, perché sono più belle di me? Non è per questo, ma non so per cos'è.
Paz: Zia, lo zio Luca si è innamorato di te.
Tefi: No, io volevo credere questo, ma era una bugia. Ti giuro che mi rende tanto triste. Lo amavo, capisci? Prima ero abituata a stare sola, ma dopo è apparso lui, e mi ha guardato e mi ha scelto. Lì ho appreso a sentirmi voluta. Ma ora è orribile, non posso sopportare,ho un dolore qua, nella pancia.
Paz: ma lo zio Luca non è l'unico uomo nel mondo.
Tefi: Già so che mi dirai, già lo so, che sono bella, che sopo una bella persona, che sono molto top... e io, non ci credo, perché so che non è così, sono abituata a ciò. La prima volta che ho sentito che valeva la pena è stata quando Luca si è fissato di me. E ho appreso a sentire che valeva la pena, ma dopo si è innamorato di Jaz e non ne posso più
Paz: Tefi, che qualcuno ti guardi, ti scelga o no, non ti fa più o meno coraggiosa. Questo dipende da te.
Tefi: si, lo so già che dipende da me. E me lo dici tu, me lo dico io, e non ci credo. Perché tutto è così difficile?

Come fai per vivere un giorno all'altro senza ciò che era la tua ragione di vita? Ci dà paura l'idea di svegliarci e sentire che tutto è cambiato, che niente è come era. Quando ti abitui a un amore, una pelle, un odore, un sorriso, perdere ciò è come rimanere senza aria.

Tefi: non voglio soffrire più, non lo sopporto.
Paz: Ti abituerai a queste delusioni, così è l'amore.
Tefi: No, mi sembra che l'amore non fa per me.
Paz: non dire sciocchezze.
Tefi: E' così, ti giuro. Non lo sopporto più. Io non mi voglio bene, mi detesto. E mentre non mi voglio bene nessuno più me ne vorrà. Sono abituata ad odiarmi, e mai potrò cambiarlo.
Paz: ci sono fiori più semplici, e altri più difficili, ma tutti in un momento si aprono e rilasciano la loro essenza.


24.'La festa del terrore.' (Camilo) Terza stagione.

Ci sono intorno i venti Mandalays in tutto il mondo. Cinquecento ragazzi in ognuno. All'anno, in ogni Mandalay, si laureano cento persone che sanno molto più che sanno più che riciclare acqua e carta. Credo profondamente in ciò che facciamo qua, io mi sono alzato in un Mandalay, e vi posso assicurare, a tutti che quello che facciamo qua è molto più importante che mille atti terroristici. Perché è questo che si sta festeggiando qua Luca, un atto terrorista. Nel Mandalay formiamo persone che non hanno solo un eccellente livello accademico, ma che sono anche persone che possono pensare e vedere la vita in un altro modo. Il pensiero laterale, la classe di cui si sono tanto presi gioco e di cui tuttavia anche oggi vi prendete gioco, vedere le cose da un altro lato, questo sarà molto più potente che cento atti terroristici. Perché nel Mandalay formiamo leader, non bulli. Usare la paura, il terrore per ottenere qualcosa, è un atto di tremenda codardia. E siamo più coraggiosi noi, perché abbiamo il coraggio di credere che cambiando possiamo cambiare il mondo. Che sciocchezza, no? il terrore opera in silenzio molte volte, attraverso la manipolazione, una delle sue forme più perverse e efficaci. Nel Mandalay non manipoliamo, perché non vogliamo che avete paura di pensare, di credere, di sognare.. vogliamo che siate liberi affinché potete scegliere ciò che realmente volete scegliere. Dietro il terrore ci sono interessi, affari, una società impaurita comprerà qualsiasi bugia che vedano. Il terrore ci isola, ci fa agire per impulsivo sulla difensiva. Noi possiamo fare una festa a tema e divertirci, ma nel Mandalay non festeggeremo il terrore, perché il terrore non è una festa.




23. 'La ragnatela' (Caridad alias Juan Cruz) Terza stagione


Non c'è trappola peggiore di quella che ci costruiamo da soli. Alcune persone senza rendersene conto  costruiscono lentamente una trappola in cui presto ne rimangono intrappolati.
Quello di cui non si può parlare genera una chiusura, ti isola. Quando rimani isolato e richiuso nella tua propria trappola, è già tardi. Come un ragno, che lentamente tesse la tua tela. Poco a poco il ragno tesse la sua trappola mortale. Il ragno molto paziente, sereno, aspetta rannicchiato che l'insetto cada nella sua rete. Quando l'insetto rimane intrappolato nella rete, indifeso, il ragno gli inietta il suo veleno mortale.

Tutte le persone hanno un campo energetico che li circonda, alcuni lo chiamano aura, e molte volte occupa in volume la persona. Comunicando con l'aura di tutte le persone che lo circondano, e così formano un campo più grande. Questo è il potere di questo posto.
Siccome siamo tutti connessi, quello che succede a uno ripercuote su tutti. Non tutti capiscono che esiste quell'unione, però è così forte che supera ogni cosa.
In questa ragnatela che si forma tra tutti, uno è tutti, e tutti sono uno. 
Non esiste uno, non esistono tutti, siamo la stessa cosa tutti e ognuno.
La trappola è attivata, la ragnatela è tessuta. Tutti allegramente entrano e senza rendersene conto rimarranno catturati. Catturati, indifesi, in balia del mio veleno. Consegnati, immobilizzati, vedendo come mi avvicino con i miei denti. Tutti interconnessi. Quello che succede a uno succede a tutti. E se uno soffre, soffrono tutti. Come ingenui insetti tutti cadranno nella mia rete. Benvenuti a tutti. Benvenuti alla festa del terrore.




22. 'Reazionari e Rivoluzionare' (Thiago) Terza stagione



Mi confondo sempre con la parola "reazionario". Mi fa pensare a qualcuno che reagisce, che si ribella a qualcosa. Però significa esattamente il contrario. Un reazionario è qualcuno che vuole che niente cambi. Davanti a un fatto ingiusto, doloroso, tutti reagiamo in modo diverso. Alcuni reagiscono senza pensare. Altri reagiscono in maniera inaspettata. L'essere umano è imprevedibile, non si sa mai dove può sparare. Una reazione è una risposta all'azione. Prima di una situazione ci sono tante reazioni quante persone, e una stessa persona può reagire in maniera diversa davanti alla stessa situazione. Ci sono reazionari che sorprendono.
Reazionari e rivoluzionari. Fa lo stesso, l'importante è il cambiamento, che non si ferma. Tutto cambia, permanentemente. Possiamo rimanere senza reagire per molto tempo però sempre arriva il momento della rivoluzione. Quando è cominciata la rivoluzione non si può fermare niente. La rivoluzione è una reazione, una reazione verso qualcosa di ingiusto. Alcuni resistono al cambiamento, fino a che non diventa irresistibile e è impossibile non reagire, non lasciarsi trasportare da questa rivoluzione che ci cambia la vita radicalmente.
Azione, reazione... così va avanti il mondo, così cambia la vita.
Il reazionario, dicono, teme i cambiamenti. Il rivoluzionario vuole cambiare l'ordine delle cose, del mondo che sente ingiusto.
Io credo che uno non possa esistere senza l'altro. Per far si che la storia vada avanti qualcuno deve proporre il cambiamento, e qualcuno opporsi. Da questa cosa vitale sorge il cambio, i retrocessi e gli avanzamenti. Il rivoluzionario di oggi è il reazionario di domani. Alcuni scommetto sul cambiamento. Altri lo temono tanto che cercano di frenarlo, e se è possibile... ucciderlo.

domenica 5 agosto 2012

21.'Si o no?' (Vale) Terza stagione



Tutto il tempo ci troviamo tra il sì e il no. Scegliere tra sì e no forse è la decisione più difficile da prendere. A volte la differenza tra dire 'sì' o 'no' può essere determinante, può cambiare la tua vita per sempre. Il 'no' già ce l'ho, dice qualcuno per farsi coraggio, perchè il 'no' è chi comanda; diciamo di no a tutto, tutto il tempo. Però a volte, diciamo qualche 'sì'; a volte diciamo 'sì' senza pensare alle conseguenze, e questo 'sì' cambia tutto. Di una ragazza facile diciamo che ha il 'sì' facile, però non si tratta di questo la vita? Di dire sì, di andare avanti, di vivere? Il 'sì' ci compromette, e ci spoglia; il 'sì' espone i nostri desideri, il 'sì' segnala che qualcosa ci manca.
Un'altra volta ci troviamo difronte a questa decisione; che tutto continui ad essere 'no', o avere il coraggio di dire 'sì' e tuffarci nella vita, questa vita che viviamo dicendo tutto il tempo 'no'.

20. 'Prima' (Mar) Terza stagione



Prima c'era una fonte. Da stupida che sono, sono caduta e lui mi ha salvato. Lì ci siamo conosciuti. Prima io era una bambina spaventata e lottatrice, lui mi ha trattato come una principessa, mi ha dato cose con cui non avevo mai sognato. Prima lui era un bambino per bene, viveva in una bolla, io gli ho aperto gli occhi, e lui mi ha insegnato ad amare. Prima lui si è sbagliato e mi ha rotto il cuore. Io mi sono sbagliata e gli ho rotto il cuore. Prima c'era un carro, in questo carro ci siamo perdonati e ci siamo fidanzati. Prima non sapevo cosa fosse l'amore, e ora non posso vivere senza di lui. Se uno sa ciò che succederà lo può evitare, meglio no? Se sai da prima che l'autobus su cui sei salita farà un incidente, ci sali?
Se sai che sta arrivando un uragano, non ti nascondi venti metri sotto terra per evitarlo?
Quando uno vede arrivare guai ha due alternative: affrontarlo di petto, giocarsela, o ritirarsi da un round che già sa che perderà per un knock out.
Se sai che ti attaccheranno meglio attaccare prima, no? Quello che colpisce per primo colpisce due volte.
Se vedi cadere una pigna, meglio anticiparsi, no?
Se sai che ti vogliono mettere nei guai, non è meglio scappare? Non dicono che si spacchi servi per un'altra guerra? Se sai che ti lasceranno, meglio non buttarsi in piscina, no? Se sai che ti diranno di no, perché fare la domanda?
Però, e se sbagli e ti ritiri dal campo però avevi molte chance per vincere? E si attacchi prima che ti attacchino però in realtà nessuno ti avrebbe attaccato? Se scappi anche se nessuno ti avrebbe rinchiuso da nessuna parte? E se tu dici di no prima che ti lascino però in realtà l'altro voleva dire sì? E se lasci prima che ti lascino per non soffrire? E risulta che non ti avrebbero lasciato?
Quando la vedo arrivare, quando sento che arriva la ghigliottina, io non sono una di quelle che prepara la testa per essere decapitata. È da codardi, lo so. Però è così grande il dolore quando ti lasciano che meglio lasciare prima di essere lasciato.

19.'Retro Hits' (Lleca) Terza stagione



Prima era diverso, era tutto a posto, il campo non era così fangoso come ora. Prima ci si poteva fidare della gente. Prima si poteva perfino sognare con fare un gol da metà campo, papà.
Ora le cose sono diverse, chi non vorrebbe tornare al passato? Prima le cose andavano così bene. Per gli amanti del passato qui avete un programma retro: “Retro Hits”.
Le cose che vorrei fare, i miei sogni, ho tutto nel passato, qui nel futuro sono perso. Tutti i miei aneddoti, le mie storie belle e brutte sono nel passato, qua sono un nessuno. Io non sono mai stato così da diventare triste però oera non posso smettere di pensare al passato, tutte le cose che volevo e non ho avuto. Il passato è un posto conosciuto, è come tornare a casa, il futuro è pieno di domande e dubbi. Il passato ti fa male, però uno vuole sempre tornare, per qualcosa sarà. Io so che che non bisogna vivere attaccato al passato, però a noi ci hanno strappato dal passato, io avevo tutto e di colpo niente.

È tornato DJ Lleca.
Sì, per voi che sognate con rivivere qualcosa del passato e avete bisogno di sentire che non è cambiato nulla e il presente ci dica il contrario, e occhio non preoccupatevi perché il passato c'è, è nostro e nessuno cancellerà i nostri ricordi.

18. 'Così lontani e così vicini' (Paz e Teo) Terza stagione



Paz: Tu ed io non siamo mai stati così lontani
Teo: Io comunque ti vedo molto vicina
Paz: Però non sai quanto siamo distanti
Teo: A un centimetro e a mille chilometri, insieme e separati, così lontani e così vicini. Da 20 anni sentivamo che il mondo andava verso la distruzione però lo vedevamo come lontano, così convinti eravamo che non vedevamo che in realtà la distruzione si trovava molto vicina. Vedevamo catastrofi sentendo che era qualcosa lontano, che non sarebbe mai arrivato... e si trovava così vicino. Oggi viviamo in un mondo di disastri climatici, di siccità e fame, di mancanza di acqua, di cibo. Le guerre ora non sono tra paesi, sono tra inclusi ed esclusi, e crediamo che il cambiamento e la pace, e la salvezza del mondo sono lontani.
Paz: Quando sei stato così vicino a qualcuno che parevano uno, pensare al divorzio è assurdo. Lo vedi così lontano, ci sono distanze impossibili da avvicinare. Due persone sono vicine quando condividono sogni, progetti, però quando rimangono solo ricordi è che sono molto distanti. Alcuni amando solo la distanza e non possono sopportare l'intimità. Sarà che l'amore si trova in un punto tra lontano e vicino. Tempo e distanza nell'amore sono la stessa cosa.
Una coppia sta bene quando anche stando a mille chilometri continuano ad essere vicini, e una coppia è finita quando anche stando vicini si sentono a mille chilometri di distanza. La distanza crea illusioni, però da vicino si vede il dettaglio. Ci sono ricordi e uno ricorda l'eco felice di quello che è stato, da vicino si vedono le imperfezioni. Si può imparare a stare vicino a qualcuno, si impara a sopportare il dolore di stare distanti, però è impossibile stare allo stesso tempo così vicini e così lontani.