venerdì 24 agosto 2012

45.'L'intervento creativo' (seconda parte) (Rama) Terza stagione

Quando qualcuno ha fatto lo stupido bisogna intervenire, mi ha detto Tina, ma è così? Uno ha il diritto o l'obbligo di intervenire quando considera che qualcosa va male? Intervenire o lasciar fare, due opzioni diverse con conseguenze diverse. Se non intervieni bisogna accettare che tutto continui allo stesso modo. Ma se decidi intervenire devi accettare le conseguenze. Si però no. Dovrei far qualcosa, si, ma non mi incoraggio. Dovrei cambiare qualcosa, si, ma non posso. Ma arriva un momento nel quale uno capisce che bisogna intervenire. Intervenire per rompere l'inerzia, intervenire affinché cambi qualcosa. Intervenire per perdere la paura. Intervenire è decidere, è mettere una diga e deviare una riva. E' cambiare il corso delle cose. Intervenire è un prima e dopo, una volta che lo hai fatto non sei nel prima. Perché la tua rivoluzione per quanto possa essere piccola, può muovere montagne. Intervenire per uscire dal punto morto, buttarsi a capofitto, nuotare in nuove acque, sconosciute, meno sicure, ma diverse. Perché affinché succeda qualcosa di diverso, devi fare qualcosa di diverso. No è lo stesso parlare che stare zitti. Non è lo stesso decidersi che dubitare. Non è lo stesso agire che rispettare. Non è lo stesso ribellarsi che abbassare la testa. Non è lo stesso giocarsela che vivere non paura. Non è lo stesso stare uniti o isolati. Non è lo stesso mettersi in qualcosa e non mettersi. Non è lo stesso lottare che lasciarsi vincere. Non è lo stesso intervenire che lasciar fare.

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