lunedì 18 marzo 2013

124. 'Karma.' (Tacho, Luca e Camilo) Terza stagione



Tacho e Luca

Tacho: Sono cresciuto per strada e lì le regole sono chiare. In strada non ci sono svolte.
Luca: Per strada le cose sono bianche o nere, non ci sono grigi.
Tacho: Per strada non si pensa tanto. Il pane è pane e il vino è vino. In strada chi la fa paga. Non ci sono dubbi, sai sempre cosa bisogna fare.
Luca: Per strada si saldano tutti i conti.
Tacho: Per strada non offri l'altra spalla.

Camilo

Quando ti hanno oltraggiato, manipolato e ti hanno rubato l'identità, uno vuole solo occhio per occhio, dente per dente. Con questo dolore che ti mangia l'anima è possibile perdonare? Come fai a pensare lateralmente difronte alla crudeltà? Non basta il pensiero laterale, bisogna passare ad un altro esempio, bisogna pensare di sentire lateralmente, trasformare il dolore, l'odio, l'ira in un'altra cosa. Cercare dentro ognuno l'uscita dei nostri karma, perché quello che ci perseguita come un fantasma lo fa al fine di farci cambiare, imparare, crescere, e forse fino ad arrivare a sentire un amore profondo per quella pietra in cui siamo inciampati tante volte. Perché anche quella pietra ci ha insegnato a camminare.
Quando smetti di guardare il passato con furia puoi vedere il presente, il docile presente che lascia indietro il passato e così illumina un po' l'oscurità. L'odio vive nell'ombra, si alimenta dell'oscurità, solo un po' di luce lo può accecare. Il karma è un'equazione redditizia, paghi le tue cattive azioni o ricevi le tue buone azioni. Forse hai corso tutta la tua vita una cosa che non porta da nessuna parte e solo nel tornare a casa ti rendi conto che quello che cercavi era lì. Questo è stato il tuo karma, cercare quel qualcosa, riempire quel vuoto, vuoto che non si riempie con niente.
Per perdonare colui che ti odia, incluso volergli bene, manca un amore profondo. Per lasciare indietro il passato si ha bisogno di molta luce. Per finire con il karma si ha bisogno di molta fede.

123. 'Senza speranza.' (Hope) (Seconda parte) Terza stagione



Ti perdono Juan Cruz, perché ti capisco. Capisco che sei un essere oscuro, perso, triste, patetico. Sei cresciuto solo, lasciato da parte, senza amore e senza speranza. Senza la speranza di incontrare la luce, e per questo ti perdono. Perché senza speranza non si può vivere. Perché la speranza è il motore della gente felice, è quel luccichio negli occhi quando pensi alla vita che vuoi per te.
Poco luccichio nei tuoi occhi Juan Cruz, poco amore, pochi sogni, o niente. Per questo ti perdono. Immagino che devi essere stato un bambino così triste, così solo, indifeso, disilluso dalla vita.
La speranza è sorella della fede. Avere speranza è sapere che questo, questa luce sta lì, anche se non la puoi vedere, sta lì. Anche se, ovviamente, tu non hai mai potuto crederci perché nel mondo dell'oscurità nel quale hai vissuto non hai mai potuto credere che ci fosse una luce, e ora ti vuoi uccidere perché non puoi credere che la tua antagonista sia io.
Cos'è l'opposto dell'oscurità? La speranza. Tu vorresti finirla con Paz, ma la vera antagonista dell'oscurità è la speranza, e questa sarei io. Così tanto stupida come mi vedi e tu così potente come ti credevi, non puoi credere che con me non puoi.
Ma anche per l'essere più oscuro c'è sempre una luce di speranza, e la tua luce di speranza sarei io.
Perché avrai ucciso Paz in altre linee temporali ma non hai mai potuto con me, perché non si può combattere con la speranza. Perché la speranza vive perfino nel mondo più spianato. È una luce, piccolina, nell'oscurità, per questo ti perdono Juan Cruz, perdonerò tutto. E ora ti arrenderai, perché è arrivata la tua ora Juan Cruz, è arrivata la tua ora di andare verso la luce.

122. 'Senza speranza.' (Hope) (Prima parte) Terza stagione



Nessuno può vivere senza speranza. Per questo dicono che l'ultima cosa che si perde è la speranza, perché se la perdi sei morto. Ma cos'è la speranza? È desiderare che qualcosa succeda o è la certezza che quello che desideri si realizzerà? Avere speranza non è desiderare ma sapere, avere la certezza che quello che vuoi prima o poi arriverà.
Vivere senza speranza è avere la certezza che quello che sogni non si realizzerà mai, è arrendersi prima di provare. Perché quando arriva la tragedia e ti colpisce, come fai a lottare se non hai un po' di speranza?
Per quanto il riccio possa essere ribelle prima o poi lo liscerai, bisogna solo avere fiducia.
Vivere senza speranza è vivere rinchiuso in una lotta che non è finita, è solo mettere la faccia per ricevere i colpi. Perché quando uno perde la speranza perde il ritmo, il nord, perde tutto.
Fidarsi, credere, sognare, tutto questo è avere speranza. Sapere che anche se il mondo ci viene contro e per quanto sembri impossibile c'è qualcosa che ci salverà, qualcosa o qualcuno. Perché la speranza non è un desiderio, è una certezza, la certezza che dopo tutte le tempeste esce il sole. È una  certezza profonda che nelle crisi peggiori, non c'è nessuna crisi.

domenica 17 marzo 2013

119.'Infinite possibilità' (Paz,Mar,Thiago, Luca,Tefi) Terza stagione


Paz: La realtà è un gioco di specchi, io scelgo in che specchio riflettermi.
Tefi: Io credo che la vita ci mostra ciò che scegliamo. E' come quando ci pone uno specchio difronte e ci mostra i nostri pensieri. Io avvolte mi domando se davvero vorrei essere innamorata, perché sono sola, ma si vede che senza rendermene conto io scelgo.
Paz: E non possiamo dire che mancano possibilità. Uomini nel mondo ce ne sono tanti. La solitudine è solamente una possibilità di infinite possibilità.
Thiago: io credo che uno sceglie ciò che necessita apprendere. Lo specchio ti da una lezione. Quando appena hai appreso ciò che dovevi apprendere puoi scegliere un altra cosa. Suppongo che è così quando la vita, ti da qualcosa di nuovo, distino.
Paz: credo che la vita non ti da,credo che uno prende dalla vita ciò che vuole.
Luca: se la vita è uno specchio e ci ritorna furia, dolore, rimpianto, è perché abbiamo furia, dolore,rimpianto?
Paz: è una possibilità, ma comunque ce ne sono altre.
Mar: A me costa pensare che ci sono altre possibilità. Con il video pensavo appena, se io vedo qualcosa così del pela con, per esempio, le gitana, non avrei potuto pensare che c'erano altre possibilità, perché mi avrebbe straziato, mi sarei arrabbiata. Perché per me c'è una sola possibilità che è che mi inganni. Non avrei potuto reagire come Thiago. Perché sebbene non gli è piaciuto il videro, lui sa che mai farebbe una cosa così e accatta altre possibilità.
Paz: Quello che io credo è che  tu vuoi dire è che noi vediamo nello specchio tutto ciò che ci ha segnato
Mar: Si, però mi sono stancata di questo specchio, ne voglio altri. Mi piacerebbe smettere di pensare che mi vogliono attaccare tutto il tempo e pensare per esempio che la persona che ha messo quel video lì non è cattiva, ma sta soffrendo molto.
Paz: Noi scegliamo la vita che vogliamo vivere o la vita di cui ci lamentiamo. E' una possibilità tra infinite possibilità.

118.'Simon dice' (Nacho) Terza stagione


Sarte diceva che vogliamo o no, sempre scegliamo,incluso quando facciamo ciò che gli altri ci dicono di fare, noi scegliamo far questo.
Sei tu, sempre tu chi sceglie, anche se stai eseguendo gli ordini di un altro come un robot, sei tu che scegli eseguire questi ordini. Vuoi o no sempre scegli. 
E' molto facile scusarsi dicendo " io ho fatto questo per questo o per l'altro". Se tu lo hai fatto è stato perché volevi ,perché è stata una tua decisione. E' come nel gioco Simon Dice, Simon dice fai questo o quest'altro, ora se tu lo fai, è stata per una tua decisione perché tu lo hai scelto.
Incluso quando non sappiamo  che scegliere già scegliamo. Vedi quando uno va a chiedere un consiglio ad un amico su qualcosa? In realtà, nel profondo,uno spera che quest'amico dica tal cosa perché tu hai già scelto. L'unica cosa che vuoi è che il tuo amico ti dica che non hai scelto male.
E' così, puoi passare la vita dando la colpa agli altri, dicendo " ho fatto quello che  Simon mi ha detto di fare". Fino al soldato che uccide per ordine del suo comandante decide, perché decide di farci caso.
Nemmeno quando ci obbligano a qualcosa smettiamo di scegliere. Perché nessuno più di te sceglie, sempre, in tutti i momenti, decidere è qualcosa di non trasferibile e solitario,e ciò angoscia. Angoscia perché sai che la tua decisione avrà  delle conseguenze, ma è la tua decisione, anche Simon dice ciò che dice, è la tua decisione. 

117.'Fragile' (Teo) Terza stagione



Tutto il prezioso nella vita è fragile, ma è prezioso. La vita è una galleria piena di cristalli e uno passa attraverso ad essa cercando di essere un gatto, abile, segreto, affinché niente si rompa perché vale.
Il nostro corpo è fragile. Il nostro cuore è fragile. La nostra felicità anche è fragile.
E' un gioco di equilibrista. E' camminare sulla corda senza rete sapendo che un fragile movimento li fa cadere nel vuoto. Perché gli esseri molto fragili si credono invincibili?
La vita è preziosa perché è fragile. Non lo capiva il mio vecchio, gli suonava contraddittorio. Un cattivo movimento o un colpetto e il cristallo si infrange e si rompe in mille pezzi.
Uno sguardo, una parola, un gesto, una notizia ci ricorda che siamo fragili. Crediamo che la durezza è l'opposto della fragilità, ma la forza non si trova nella durezza ma nella fragilità. 
Ami e odi subito. Perché un vincolo o un sentimento può essere così fragile? Perché è debole o perché siamo troppo rigidi.
Crediamo che dobbiamo mostrarci forte come una roccia,invincibili, solidi come un grattacielo. Ma i grattacieli si costruiscono con metri di oscillazione affinché si possano muovere e non siano rigidi. Perché un grattacielo rigido al più piccolo soffio di vento crolla.

116.'Un controllo remoto' (Simon) Terza stagione


Già mi sono stancato che gli altri controllino la mia vita. Da ciò che successe a mio fratello sento che gli altri mi controllano, e io voglio prendere le mie decisioni,io voglio controllarla anche se mi sbaglio.
Voglio poter prendere le mie decisioni, voglio afferrare il controllo della mia vita, voglio che anche i miei errori siano miei.
Voglio decidere io, voglio sbagliare io,voglio sapere che nessuno mi manipola né mi controlla. Voglio essere responsabile delle mie decisioni.
Quando qualcuno entra nella tua vita e ti costringe imponendo il suo punto di vista finché non senti, pensi,ragioni come lei vuole, sei come manipolato, come controllato da un controllo remoto. Ed io non voglio che mi succeda, voglio prendere le mie decisioni,non voglio che la vita decida per me, voglio decidere.

sabato 16 marzo 2013

115. 'Lasciami piangere.' (Tic-Tac/Montaner) Terza stagione




Devi piangere tutto questo dolore, piangere la tristezza, piangere le tragedie, piangere tutto. Piangere tutto il dolore, eliminarlo, perché occupa un posto di allegria, di amore. Quando piangi non piangi solo il dolore, piangi anche odio, risentimento, frustrazione, ti vuoti da tutto questo.
Quando piangi irrighi, e forse qualcosa fiorisce. Perché ogni lacrima porta un insegnamento, ogni lacrima è una parte di te che muore, ogni lacrima è qualcosa di te che vuole rinascere.
E una volta che hai pianto tutto, tutta la tristezza, la solitudine, capirai che le cose sono semplicemente come sono, e non devono essere cattive.
Le cose sono come sono, belle, dure, inspiegabili, complicate. C'è di tutto nella vita, ostacoli, allegria... piangi molto, ma poi ridi, perché questo fa la speranza, piange tutto quello che aspettano ma ride sapendo quello che verrà.

venerdì 15 marzo 2013

114. 'Fede.' (Vale) Terza stagione



Quando ero piccola e vivevo per strada a volte dormivo dove mi portava la notte. Le notti di tempesta, l'oscurità, la solitudine, il silenzio mi facevano molta paura. Ma per quelle notti, quando avevo molta paura, avevo un'arma infallibile. Chiudevo gli occhi, li strizzavo forte forte e desideravo con tanta forza che la tempesta passasse. E allora qualcosa di magico succedeva. 
Quando ero piccola avevo qualcosa che adesso non ho, qualcosa che devo recuperare. 
Quando ero piccola avevo fede.
Quando ero piccola mi nascondevo dalla paura chiudendo gli occhi e desideravo con il cuore che non mi succedesse niente. La strada era complicata e c'era sempre qualcosa o qualcuno che ti spaventava, ma io avevo fede, sapevo che un giorno tutto sarebbe cambiato.
La mancanza di fede è mancanza di luce, perché la fede è credere in qualcosa anche se non possiamo vederla.
Perdere la fede è essere convinti che quello che non c'è non ci sarà mai. 
La fede è una conquista che si mette in prova tutti i giorni. Colui che perde la fede può perdere un gioco, nonostante stia vincendo. Se uno perde la fede si consegna alla morte.
Dicono che la fede muove le montagne, ma una montagna di fede muove molto di più. Se tu credi in qualcosa, nonostante tutti ti dicano che sei pazzo, non dubitare, abbi fede.
Non c'è niente di peggio che darsi per vinto, anche quando vedi tutto nero, quando non vedi via d'uscita, quando credi che non vale la pena continuare a credere in quello che credevi. Continua, chiudi forte gli occhi e abbi fede.
Perché il segreto non è una piuma o la magia, il segreto è la fede, fede nella magia. La fede in che la tua fortuna può cambiare.
La vita metterà prova alla tua fede una e mille volte, dipende solamente da quanta fiducia hai in quello che vuoi, di quanta fiducia hai in te, di quanta fiducia hai nella vita.
Murphy dice che gli eventi casuali tendono a succedere tutti insieme. Io preferisco credere che è una questione di fede.


113. 'La fine dei misteri.' (Camilo e JC) Terza stagione


Camilo y Juan Cruz

Juan Cruz: I misteri sono così seduttori, così attrattivi, magnetici...
Camilo: Sono irresistibili, abbiamo bisogno di arrivare velocemente alla verità, finire con il mistero, finire con l'incertezza...
Juan Cruz: Ma ci sono cose che rimangono nel mistero, per una ragione. Anche se non siamo preparati per una simile rivelazione. Un mistero non si rivela fino a quando non si è preparati per quella rivelazione.
Camilo: Tutti i misteri hanno una fine, e non parlo della fine dei misteri ma del fine, come sinonimo di finalità, dello scopo. Perché tutti i misteri sono lì per qualcosa. 
Il fine, lo scopo dei misteri, è mantenere vivo il desiderio. Quando un mistero si rivela perde attrazione, l'interesse, e ci sono cose misteriose che per funzionare devono continuare ad essere misteriose.
Juan Cruz: I misteri vanno molto più in là della nostra comprensione. Giocare con i misteri è pericoloso. Ci può rivelare una verità a cui ancora non siamo preparati. 

112. 'La vita che ho immaginato.' (Camilo e Teo) Terza stagione


Camilo 


Quando sei ragazzo sogni quello che diventerai quando sarai grande e, se ti lasciano sognare, sogni in grande. Da grande misuri la tua vita come un parametro, è meglio o peggio di quello che hai immaginato?
Se hai sognato molto con la vita che volevi sai molto bene cosa vuoi, e sai anche molto bene quello che non vuoi, quello che non c'entra con quello che hai sognato per te.
Molti giochi dei bambini sono prove per la vita futura. Nell'immaginare la nostra vita ci convertiamo in un personaggio della nostra propria telenovela. Perseguiamo sempre quella vita che immaginiamo. Ma come si fa a vivere se sai che la vita che hai immaginato non si realizzerà mai?

Teo


Quello che ci sostiene sono i sogni, ma come fai quando capisci che questo è impossibile? Bisogna accontentarsi della vita che ci tocca? Facciamo l'impossibile per regolare la vita secondo quello che immaginiamo. La vita resiste, si rivela la nostra idea di come dovrebbe essere.
Il problema dei sogni è che a volte si convertono in capricci, vuoi quella felicità che hai sognato o niente. Più la nostra immaginazione è frondosa, più grande sarà la delusione.
Qualunque dettaglio diverso da ciò che immagini rovina la felicità. Fa molto male la realtà quando sei un sognatore.

Camilo 

A volte uno crede che quello che fa male è la realtà ma quello che fa male è l'ideale. La vita che immagini può essere un sogno, ma può diventare anche un carcere.
Immaginare la tua vita ideale fa bene, ma che la vita immagini per te è molto meglio. A volte bisogna lasciarsi sorprendere.
L'ossessione per l'ideale ti può far perdere di vista la realtà, la verità, quello di cui hai bisogno, niente è all'altezza di un ideale.
Se vuoi concretizzare i tuoi sogni la cosa migliore da fare è cominciare a sopprimere l'ideale. Occhio, non mi sto riferendo a sopprimere gli ideali, ma che ci sono volte che uno si immagina la sua vita come se fosse un film, un'avventura eroica epica, ed è molto difficile essere all'altezza di quell'ideale.
L'ideale è una luce molto brillante, molto, tanto che può finite opacizzando la realtà. Puoi soffrire tutta la vita per quell'ideale, bellissimi, puri, brillanti, ma lontani e sempre più lontano.
Bisogna essere in grado di distinguere i sogni dagli ideali. I sogni sono piccole scuse che ci aiutano a crescere. L'ideale è una grande massa di oro che ci paralizza. In cambio la realtà è fragile, imperfetta, ma vera.
Perché alla fine del proprio cammino uno può rivedere la vita che ha vissuto, non quella che ha immaginato. Quindi meglio vivere la vita che immaginarla.

110. 'Quello che vogliamo.' (Ariel e Kika) Terza stagione




Ariel

Quando vogliamo, quello che vogliamo è che anche l'altro voglia.

Kika

Nonostante uno voglia, e desideri che l'altro voglia, le cose succederanno quando dovranno succedere. Uno può volere che l'altro voglia ma non può obbligarlo a volere. Bisogna imparare ad accettare, nonostante faccia male, che sarà sempre quello che deve essere.

giovedì 14 marzo 2013

109.'Una lezione di magia.' (Mago) Terza stagione



La magia viene dal latino che a sua volta viene dal greco, e che significa essere capaci.
Essere capaci significa poter sfidare le leggi della nature ed eventualmente vincerle. Perché forse voi penserete che il fazzoletto possa apparire da dentro la manica, o il fiore di un modo probabile, ma se io, per esempio, vorrei far apparire una colomba...
Come vedete, ho il potere di ottenere l'impossibile. Un buon mago ha la capacità di far credere alla gente che ha questo potere. Ora, un mago davvero è quello che credo con verità nell'illusione. Non può solamente illudere gli altri ma lui vive questa illusione ogni giorno dei suoi giorni della sua vita.
Magia è poter vedere un mondo che sta più in là di ciò che vedono gli occhi. Chi non crede nella magia,non lo incontrerà mai, non potrà mai vedere ciò che non si vede alla semplice vista. Affinché esista la magia prima bisogna crederci. Magia è creare qualcosa dove prima non c'era nulla.
Per esempio c'è un uomo, una donna, si innamorano e da questo amore nasce un essere umano.
La domanda è chi di loro ha potuto vedere ciò che succede dentro un corpo umano rispondendo a queste leggi biologiche? Chi ha potuto vedere che cos'è ciò che succede con questa prima cellula che già ha vita e che si trasformerà presto in un essere umano? Nessuno. E tuttavia tutti crediamo in questi miracoli che ci succedono quotidianamente come se fossero la cosa più comune del mondo. Dove prima non c'era nulla, ora c'è vita. Magia è credere che dove non c'è niente ci potrà essere qualcosa. 
Niente qui e là, e improvvisamente appare qualcosa come l'amore, o l'amore non è magia? Gli effetti dell'amore sono ormonali, ma mi domando la causa. Come si può spiegare che dove non c'era niente appaia l'amore? L'amore è incontro, è uno sguardo, una carezza, un gesto, e guardare per la prima volta gli occhi a qualcuno o vedere per la prima volta a qualcuno che già conosciamo, e all'improvviso abracadraba, appare l'amore.
Milioni di cose magiche succedono tutti i giorni intorno a noi, solamente per quelli che possono vederle. Sono chi può vede la magia. Chi non può ricorre alla scienza.
La magia è un modo di vedere la realtà. Semplicemente un punto di vista. Uno può scegliere tra vedere qualcosa come magico o cercare una spiegazione razionale, la differenza è che se cerchiamo una spiegazione razionale, rimaniamo prigionieri delle leggi della natura. Penso che se credi nella magia potrai compiere i tuoi desideri.

108. 'Come non perdere la speranza' (Thiago e Nacho) Terza stagione

THIAGO

La speranza non è sognare al possibile, ma all'impossibile. Chi ha speranza corre il rischio che di ciò che spera non arrivi mai. La speranza è la prima sorella dell'utopia. E' un'epidemia verde nel deserto. Lì dove tutto è perso, dove ci sono solo dolore, desolazione, vuoto, dove ci sono solo resti di un passato che mai ritornerà. Lì anche c'è speranza, perché la speranza è ciò che rimane quando già non rimane nulla.
La speranza è fatta di futuro. La speranza è ciò che ci manterrà vivi quando già non rimangono ragioni per vivere. Per questo è così importante conservare la speranza.

NACHO

Voglio ciò che voglio e non mi fermo per averlo. E se non raggiungo la sfortuna, non l'ho già. Ora se lo ottengo? Se l'ottengo che man? Per me voler qualcosa è come, vedi quando uno sta in un deserto e l'unica cosa che vuole è l'acqua perché sta morendo di sete. Beh, e questa speranza di trovare l'acqua è ciò che ti mantiene vivo,  ciò che ti dà la voglia di continuare. In cambio se non hai questa speranza man, muori.
La speranza man, è aver fede in che esistono le oasi.
La speranza si conserva con pazienza, sapendo che tutto arriva, nel momento giusto.
La speranza si conserva con fede, fede in se stessi e nella vita. La speranza si conserva con temperanza. La temperanza è il contrario della disperazione, è saper sperare, con tranquillità, con moderazione,man.
La speranza si conserva usando la ragione su tutte le passioni,man.
La speranza si conserva con l'illusione e con fede, con molta fede nel fatto che la vita ti tiri questo centro di cui abbiamo tanto bisogno per fare gol.

107.'L'arca di Noè' (Esperanza del futuro) Terza stagione


Questa barca è come l'arca di Noè, un rifugio per salvare il mondo, e tu devi proteggere gli eletti per arrivare alla giusta,buona porta. E proteggerli e salvarli da questo mondo malato.
La nostra vita è stata in qualche modo un regalo, una benedizione.  Siamo stati tante cose.. sono stata un bebè alla quale tu con i tuoi 17 anni le cambiavi i pannolini. Sono stata la giovane ed energica stupida che vi ha portati in un mondo fantastico e frenetico. E ora sono una vecchietta che si rallegra del fatto che sei qui per non morire sola.
Siamo stati amici, compagni, siamo stati famiglia.
Tutta una vita comandando una barca fragile, in un mare di tempeste, non è stato facile. Bisogna essere fermi con il timone, bisogna apprendere a schivare le tormente, ma anche a lanciarsi di petto contro esse.
Che la mia morte non significhi la fine della speranza. La speranza ha l'amarezza dell'aspettativa, ma la felicità dell'infinito. La speranza morirà solo se voi la lasciate morire.
Dovrai portare gli eletti nella tua arca come Noè, per salvarli dalla devastazione, affinché rinasca il mondo. 
Thiago, sei il guardiano della speranza, credo in te, portali a casa, portali tutti di nuovo a casa.

105.'Che valga la pena' (Melody) Terza stagione


Che vuol dire 'vale la pena'? vale la pena essere vivo. Vale la pena morire per una buona causa. Vale la pena odiare, amare. Vale la pena che vuol dire?
Vale la pena ascoltare la verità. Vale la pena non dire la verità? perché vale la pena?
Vale la pena soffrire. Vale la pena essere felice. Vale la pena una cosa ed il suo opposto Come può essere che le due avvolte valgano la pena? Quando, come,chi? Che cosa vale la pena?
Forse vale la pena perdere per poter vincere. Forse vale la pena cadersi per poter alzarsi, sbagliarsi per poter colpire.
Vale la pena dire sempre la verità? Qualcosa vale la pena quando è maggiore il beneficio che il costo. Ma come si può essere sicuri di ciò?
Lo sforzo, il dolore, la sofferenza valgono la pena solo se ci fa stare meglio, se ci fa credere.
La vita stessa val la pena di essere vissuta. La vita porta, allontana e lascia, dolori, sacrifici, odi, rancori, pericoli, domande,ma anche allegrie, amori, riconciliazioni, risposte.

domenica 10 marzo 2013

104.'Sciogliendo nodi' (Tutti) Terza stagione


Vale: Perché pensi che ripetiamo tutto il tempo ciò che ci fa male?
Jazmin: Perché ripetiamo sempre ciò che ci fa male? non lo so. Sarà che siamo masochisti?
Rama: Bhe, non so se uno ripete tanto ciò che gli fa male. Ma mettiamo il caso che sia così. Perché Sarà perché siamo deboli?
Cielo: perché ripetiamo cose che ci fanno male? Sarà che uno ripete perché c'è qualcosa che deve imparare in ciò che si ripete?
Tefi: Che so, non so perché la gente ripete ciò che gli fa male, saranno stupidi. Perché ci piace soffrire.
Mar: non lo so. non so perché ripetiamo tutto il tempo queste cose che ci fanno male
Thiago: Che cos'è un nodo gordiano? Si, so che cos'è un nodo gordiano. E' un nodo molto complicato da chiudere.
Rama: si dice nodo gordiano quando qualcosa da risolvere è molto complicato.

Come si scioglie un nodo gordiano?
Simon: E, si insiste, si insiste finché non lo risolvi. O no, è meglio non insistere. In realtà non ho mai sciolto un nodo nella mia vita.
Rama: credo che la soluzione sempre viene per il lato meno pensato
Tacho: è come che uno vuole cambiare qualcosa, ciò che si ripete e si ripete uno lo vuole cambiare, ma comunque finisce sempre per ripetere ciò che vuole cambiare. Forse il problema è questo,voler cambiare ciò che non si può cambiare.
Simon: si e dopo le cose che si possono cambiare,cambiarle. Ma sempre con pazienza, non bisogna essere molto esigente con se stesso.
Thiago: Avvolte è come che ti senti attratto,come che desideri ripetere ciò anche se sai che è un errore perché? non so il perché. E' come quando stai con una persona che non ti fa bene, ma continui, perché credi che puoi cambiare questa persona. Sarà questo?
Mar: se sempre ti impunti con lo stesso, se sempre ti mandi lo stesso, non so, sarà che devi fare qualcosa di diverso affinché succeda qualcosa di diverso.
Io credo che uno ripete queste cose che lo hanno segnato da bambino. Vuoi che non ti succeda più questo che ti è successo, ma per evitarlo ti succede tutto il tempo. Non so, non so come si scioglia un nodo 'gregoriano'
Cielo: Come si scioglie un nodo gordiano? Tu che pensi Torito? Perché tutti ripetiamo le cose che ci fanno male? Per cambiare? torito dice che noi ripetiamo le cose che ci fanno male per cambiare. Credo che un nodo gordiano si scioglie con creatività, con pensiero laterale.

Vale: la vita è una sequenza di ripetizione, e di volta in quanto qualcosa distinto.
Mar: uno vive intrappolato nel nodo, aggrovigliato senza poter uscire.
Thiago: Più tiri questa corda,più si chiude il nodo.
Rama: Ma quando meno te l'aspetti appare qualcosa di diverso, qualcosa di inaspettato che ti cambia la vita.
Jazmin: A volte cambiare è accettare chi esos.
Tacho: a volte cambiare è accettare chi è l'altro.
Simon: dubito, sempre dubito. E mi domando, che nodo devo sciogliere per lasciarti, che nodo posso legare per aggrovigliarti. Credo che il meglio è lasciare, lasciare e lasciar andare.
Cielo: Sebastian ci ha insegnato il vero significato del pensiero laterale. Con lui vicino uno apprende realmente a vedere le cose da un altro luogo. Con lui uno ritorna a vedere.
Sebastian fa ritornare il complicato semplice. Scioglie senza volerlo, il nodo gordiano più complicato. 
Perché sebastian sa che quando ripetiamo ciò che ci fa male non è perché siamo tonti, masochisti o deboli, ma ripetiamo semplicemente perché vogliamo cambiare.


103.'Più tardi dello sperato' (Mar e Thiago) Terza stagione


MAR
I grandi momenti della vita sono come uno svegliarsi. I grandi momenti della vita sono pieni di sorprese. I grandi momenti della vita sono pieni di bellezza. I grandi momenti sono pieni di magia, pieni di dolcezza, di complicità. I grandi momenti della vita sono pieni di cuori accelerati, pieni di.. interruzioni. 
I momenti importanti sono pieni di pieni di cosucce, di sudore tra le mani, di illusioni.
I grandi momenti della vita, in generale, succedono più tardi dello sperato.

THIAGO

Quando ero bambino mi piacevano gli stufati di Tina, lei li preparava sempre la sera. Io diventavo molto contento perché sentivo l'odore. Ma quando mi sedevo a mangiare lei mi serviva un altra cosa, e io le dicevo "e lo stufato?", e lei mi rispondeva "il momento giusto per mangiare lo stufato è domani". Ma aveva ragione, il giorno seguente non sai ciò che era lo stufato, tremendo. 
Così appresi che le cose buone bisogna saperle aspettare. Non c'è niente di male che le cose che uno desidera arrivino più tardi dello sperato.
Quando ciò che vuoi tarda ad arrivare, il desiderio cresce, si fortifica. E lì il tuo cuore si prepara a ricevere ciò che tanto aspetti.
Se non sei pronto per ciò che desideri, è come mangiare una fragola verde, è amara, non te la godi.
Ci sono cose che arrivano più tardi dello sperato, e questo ti crea ansia, frustrazione, ma per qualcosa è così. Per qualcosa ci sono cose che si fanno aspettare.
Quando meno l'aspetti, forse quando hai già rinunciato a raggiungere questo desiderio, è quando la vita, il destino, ciò che sia ti sorprende. E queste sorprese sono quelle che più si godono, quelle che arrivano quando meno te l'aspetti.
Le cose buone arrivano tardi, danno lavoro, sforzo, dedizione. Quando uno sa che ciò che viene è buono, aspettare non è un'agonia, è una festa.
Saper aspettare è saper desiderare. Vogliamo tutto ora, il cibo ora, i risultati ora, alzare la cornetta del telefono e che venga un delivery e ti porta la felicità,ora.
Il desiderio ritorna più forte quando uno si prende il tempo di desiderare. Se tra il desiderio e la realizzazione non c'è tempo, il desiderio ritorna debole, impossibile.
Cosicché sarà oggi, domani, in un tempo, nel momento esatto, più tardi dello sperato, ma ciò è molto buono.


101.'Le porte del cielo' (Justina) Terza stagione


Oggi che sono più vicina dell'arpa che della chitarra e con la chiarezza di questa vicinanza, io vorrei dirvi amici... basta. Basta vivere così. Sapete qual'è il problema? Il problema è l'ossessione che avete con la felicità. Perché non si lasciano travolgere dalla felicità? Tutti, assolutamente state costi lo che costi a cercare la felicità. E cos'è l'unico che incontrate? Amarezza. Perché? Perché questa felicità così ossessionati che state cercando è ciò che vi sta torturando in realtà.
Vivete con amarezza cercando questo qualcosa che vi manca, questo qualcosa che non avete, questo qualcosa che avere vi farebbe più felici.
Vivete nelle stesse porte del cielo mie care pecore, sempre li sul punto di entrare, al punto di arrivare, al punto di conseguire questi cinque che mancano per il peso. Sempre al punto di.. colpendo le porte del cielo, cercando di recuperare questo paradiso perso, volendo sempre arrivare alla felicità.
Viviamo nelle porte del paradiso e credetemi,pecore mie,che se attraversate questa porta tutto finisce. Perché questa felicità, presunta,questo cielo, questo paradiso, è che niente manchi, ma che succede? sempre manca qualcosa. E va bene che sia così, perché questo che ci manca è ciò che ci mantiene vivi.
La felicità non è aver tutto, la felicità sono questi momenti belli, fugaci, questi chubasquitos di estasi che occorrono molto di tanto in tanto, mentre uno continua a cercare ciò che gli manca.
Amici miei, se viviamo sempre con amarezza cercando ciò che si manca saremo sempre prima delle porte del cielo, sempre guardando la festa da fuori.
Sono incinta di due mesi, al massimo mi rimarranno sette di vita. Qui un mio amico mi ha aiutato, 210 giorni, questo significa duecento dieci opportunità di incontrare questi chubasquitos di felicità.
Cosicché amori mie, a tutti quelli che stanno ascoltando, colpendo le porte del cielo, vi dico che la festa non sta dall'altra parte.
E vi invito alla mia festa di primavere. Non è una grande festa, non è tutto ciò che manca,ma credo che se stiamo tutti insieme sarà bellissima.
L'amarezza di cercare la felicità e non incontrarla, di essere nelle porte del paradiso e non poter entrare. Questa amarezza che ci fa perdere la festa, la festa di essere vivi.
Cosicché pecora, smetti di pensare tanto alla felicità e al paradiso, meglio aggiungiti alla festa che è bella. Aggiungiti.

100.'Primaver' (Sol) Terza stagione


Sempre mi ha affascinato il mito di Persefone, questa principessa catturata dal Dio del regno sotterraneo.
Mentre Persefone sta con lui sotto la terra nella superficie è inverno, quando lei ritorna alla superficie tutto rinasce. E' la primavera.
Sempre mi sono sentita come Persefone, intrappolata, sequestrata negli inferi, prigioniera di un Dio tiranno ma molto seduttore.
Sapendo che sopra c'era un mondo migliore, un mondo molto più gradevole, più felice, un mondo che inoltre mi necessitava. Un mondo dove l'amore e la dolcezza erano possibili, un mondo più caldo che il freddo sotterraneo.
E' ora di finire con l'inverno, bisogna far spazio alla primavera. E' ora di lasciare che tutto fiorisca.
E' ora di lasciare che la vita, che era nascosta aspettando che passasse l'inverno, possa sorgere come una forza vitale.
E' tempo di uscire dal'oscurità sotterranea verso la luce della superficie, è tempo di rinascere. Come la primavera, rinnovarsi, ritornare a nascere, uscire dal bozzolo,aprire i petali, colpire il sole, che il calore ti prenda il corpo, l'anima. Calzare i sandali, ritornare ai colori, fremere con i fiori silvestri, guardare ammirato una rosa fresca,è tempo di lasciare i cappotti, di guardare l'inverno, di dimenticare i fiori marci.
L'inverno è potente,un assassino letale. Ma la primavera è ribelle, è rivoluzione, è forza vitale che si apre passando alla forza. L'inverno è azione, ma la primavera è reazione.
Affinché arrivi la primavera prima bisogna attraversare l'inverno. Per rinascere prima bisogna morire.



giovedì 7 marzo 2013

99.'Che si sente?' (Lleca e Simon) Terza stagione



Lleca

Quando fai l'amore che si sente? Quando sei lì, lì pronto per fare il gol della tua vita che si sente? Quando sei lì con una "nami", pronto per fare il gol della tua vita che si sente? Che si sente quando senti una "nami" che si innamora di te? Quando ti sgonfiano le guance di un "sobe" con voglia che si sente? Che si sente quando soffri per amore? Quando ti innamori come sai che è per tutta la vita? che si sente quando ami? che si sente quando ti tradiscono? che si sente quando ti usano? che si sente quando si sente il dolore? che si sente quando ti rompono il cuore? che si sente quando rompi il cuore a qualcuno? che si sente quando una storia finisce? Quando ti rendi conto che un amore è 'posta'? Che cos'è che si sente? Quando sei innamorato e ti mentono che si sente? Che si sente quando sai che non senti? che si sente quando senti?



Simon

Quando tu senti qualcosa,che cos'è ciò che senti? Cosa sono i sentimenti?
I sentimenti sono reazioni fisiche e chimiche di ciò che tu pensi. In un attacco di panico tu pensi che stai morendo, allora il tuo corpo reagisce a questo. Dovremmo preoccuparci più per ciò che pensiamo invece che per ciò che sentiamo.
Le nostre emozioni sono fatte da ciò che pensiamo di noi stessi e della vita. Due persone prima della stessa situazione sentono e reagiscono diversamente perché? perché pensano diversamente.
Uno non può scegliere cosa sentire, ma si può scegliere che pensare. E dipende da ciò che scegli pensare, ciò che sentirai.
Quanto più semplici sono i tuoi pensieri, più semplici sono i tuoi sentimenti.


98.'Trattami dolcemente' (Justina) Terza stagione


Ci crediamo forti, di acero, imbattibili, ma in realtà siamo tenere creature del signore. Solo abbiamo bisogno che ci trattino bene.
Per trattare bene qualcuno bisogna vederlo, pensare meno in uno e più agli altri. Come possiamo trattar bene se viviamo vedendoci l'ombelico? Come possiamo trattar bene se ci maltrattano? Come possiamo proteggere gli altri se ci trascuriamo?



97. 'Il circolo di protezione' (Vale) Terza stagione


Il nostro viaggio è cominciato come un circolo. Un circolo è qualcosa che non ha inizio né fine, un circolo è alle volte fine e inizio. Un circolo ti può rinchiudere, isolare, asfissiare. Un circolo può anche proteggerti. Sei fuori o dentro al circolo. 
Un circolo di protezione possono essere mani che ti prendono e ti tengono agganciato alla vita. Può essere un sorriso che ti contagia la risata, ti fa ridere una e un'altra volta, ammazzandoti lentamente.
I miei amici ed io abbiamo cominciato questo viaggio abbracciati, formando un cerchio,e arriveremo alla fine se, e solo se rimaniamo abbracciati.
Perché un abbraccio è affermare che tra noi non c'è inizio né fine, è giurare che ci proteggeremo, è sapere che se, e solo se ci manteniamo uniti, manterremo il nostro circolo di protezione.




96.'La clandestinità' (Teo) Terza stagione

Bisogna togliersi la maschera, uscire dalla reclusione, dal clandestino, come se questo fosse il proibito. Il proibito, il clandestino, è una pentola a pressione. Quando arriva al suo punto ti scoppia in faccia, ti schizza, ti bagna, ti sorprende. 
Ti prende, ti contrasta, ti afferra..così lo neghi, perciò ci manteniamo nell'ombra, clandestino, prima o poi richiama il suo luogo.
La legna che si bagna ma che non si consuma continua innescando, questo è la clandestinità. Perché la clandestinità prima o poi ti prende,rinasce dalle ceneri, ti brucia.
Finalmente il clandestino esce alla luce, abbandona le ombre,l'oscurità, per lottare per ciò che vuole. Sfida al dover essere, al proibito. E già senza nascondersi, lotta a cielo aperto.



93.'La vera natura dell'amore' (Mar) Terza stagione

Com'è l'amore? E' complicato l'amore? L'amore è capriccioso? L'amore è crudele, è egoista? L'amore è ingiusto? L'amore è possessivo e geloso? L'amore è inopportuno? L'amore è ingiustizia tutti i giorni? L'amore è un controversia permanente? L'amore è traditore? L'amore fa male? L'amore delude? L'amore è solitudine? L'amore va e viene? Qual'è la vera natura dell'amore? 
Tutti ci preoccupiamo perché ci amino. Uniamo l'asta,i carburatori, facciamo qualsiasi cose affinché ci amino. Ma è più importante essere amato che amare?
Il gil, come diciamo tutti, che ama non è più felice del perno che solo vuole che lo amino?
Se si sporca il carburatore,chi ama gioca ugualmente, contro vento e marea, costi lo che costi, ciò che vuole è amare.
Quando un fratacho ama gli importa più dell'altro che di se stesso. Quando ami fai qualsiasi sacrificio per l'altro, niente ti fa più felice che vedere l'altro felice e niente ti rende più triste che vedere l'altro triste.
Quando ami, ami fino al punto di rinunciare al tuo amore, per il tuo amore e chi di noi farebbe ciò? No,perché niente ci realizza, vogliamo che rinuncino a tutto, che si sacrifichino, che siano eroi per noi e se non è così significa che non ci amano? Vi rendete conto? Niente ci soddisfa.
Perché chi ama, ama. Ama ciò che gli piace,ciò che non gli piace,ciò che mai gli piacerà. Colui che ama non è un perno esigente, pignolo come siamo tutti, che sempre stiamo lì cercando l'ago nel pagliaio, il dettaglio per dire " vedi, non mi ami tanto come mi dici, non mi ami come merito, non mi ami fino all'infinito".
L'amore è unirsi, è che l'altro sia più importante di te.
Uno non incontra l'amore, l'amore ti incontra e quando ti incontra ti prende, ti fa andare su di giri, ti manca l'aria, e l'unico che t'import è amare, amare senza ragioni,senza speculazioni, amare e solo amare perché questa è la vera natura dell'amore.