sabato 15 agosto 2015

GRACIAS!

Grazie per averci seguito, speriamo che le traduzioni siano abbastanza buone e chi vi possano essere state di aiuto e che vi siano piaciute. Ora per sapere di più sui nostri TeenAngels, potete visitare la nostra pagina, in cui sarete aggiornati su tutto! 

Ecco qui il link. https://www.facebook.com/TeenAngelsUnaBandCheCambioLaSuaVita

Ancora Grazieee!!! 

113.''La resistenza'' parte 2 (Tic-Tac) Quarta stagione



C'è un momento, un secondo contundente, in cui tutto questo senza senza scompare, evapora, e il cuore grida 'grazie'. Grazie a me stesso per aver resistito.
La ricompensa di resistere è tornare a casa.
Quando tutto ritorna oscuro uno sa perché resistere. Per gli essere amati, per i nostri affetti, per lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto ai nostri figli. E per questo forse dobbiamo accettare che la nostra esistenza ha un senso superiore. In definitiva resistiamo per compiere la nostra missione in questo mondo.
Lo sappiamo o no resistiamo per una ragione. Grande o piccole missioni che dobbiamo portare a termine. Far felice una persone,ad alcune, a milioni.
Svegliare coscienze, o scoprire la cura di qualche malattia o semplicemente essere l'essere amato di qualcuno. Tutti abbiamo un motivo di esistere e per questo si deve resistere.
La nostra missione può essere salvare il mondo o salvare una vita e per questo vale la pena resistere.
Lo puoi vedere? C'è magia intorno a te,ci sono angeli, c'è qualcosa di superiore, siamo parte di una trama perfetta in cui ogni cosa ha il suo perché e per questo si deve resistere.
Forse la tua missione è quella di portare una nuova vita al mondo con una missione, o forse scrivere questa canzone che farà venire i brividi a molti o regalare alla tua ragazza quella poesia orribile che le hai scritto ma che la farà sentire amata. E per questo, solo per questo, vale la pena resistere.
Non mi piace dare consigli ma visto che farò qualcosa che non mi piace, lo faccio di più, qui ce ne sono tre: ricordare che sei parte fondamentale di questo ciclo senza fine. Sapere che siamo quasi angeli. E che la vita è resistenza.

112.''La resistenza'' parte 1 (Tic-Tac) Quarta stagione


Tutti siamo occupati con la nostra piccola vita. Trionfi e senza entusiasmo, raggiungimenti e frustrazioni quotidiane, piccole o grandi mete con le quali diamo il senso alla nostra vita.. Ma quando la tragedia ci colpisce tutto perde senso.
Ciò che credevamo che fosse la nosra ragione d'esistere si scompare, si dissolve, perde consistenza e ci troviamo di fronte al vuoto del senza senso.
Quando ci scontriamo col senza senso della vita uno si domanda perché resistrere? qual'è il motivo di resistere? resistere, perdurare, salvare cosa e per che cosa dal naufragio.
Ci dicono che dobbiamo essere la resistenza, ma perché? qual'è il senso di resistere?
Perché resistere ai dolori, alle tristezze? Perché ci dicono che dobbiamo resistere quando il destino scarica tutta la sua crudeltà su di noi?
Se la vita è una successione di addii, di perdite, perché reistere? perché svegliarsi ogni mattina anche quando non abbiamo motivo per farlo?Solo per un atto di fede. Fede in che resistendo qualcosa migliorerà. Ma cosa?
La ricompensa di resistere è tornare a casa.


111.''Un patto'' (Tutti) Quarta stagione



Rama: Un'amicizia è un patto, un contratto tacito, un accordo di parole senza parole. Entrambi sappiamo che questo significa ''siamo fratelli da quando avevamo 11 anni e quando stiamo insieme non ho paura di nulla.''
Tacho: non c'è bisogno di dirti quanto ti voglio bene, che sei mio fratello, che do la mia vita per te, letteralmente.
Esperanza: Sapere che nessuno ti lascerà la mano non ha prezzo, nemmeno devi dirlo, è un patto silenzioso.
Paloma: non c'è bisogno di dire quello che significa per me, grazie per essere così generoso.
Alai: lui sa tutto ciò che gli devo e mi mancherà sempre.
Lleca: le voglio così tanto bene che non le voglio più baciare
Nacho: Il paradosso di avere un figlio senza averlo avuto miha insegnato che essere padre è fare un patto 'ti vorrò sempre bene, succeda quel che succeda'
Tefi: promettere che cambierai e riuscirci è compiere un patto.
Esperanza: Essere speranza è facile quando intorno a te hai tanti amici, zii, di persone che senza dirtelo ti giurano amor eterno. Sono cresciuta con te, mi hai promesso che saresti stat sempre con me e nonostante tutti i paradossi questo patto continua ad esserci.
Mar: sei stato lì con me, anche quando io non ero io. Voglio fare un patto con te, che per favore tra noi 'el rulo siempre vuelva'
Simon: sempre ho saputo che ci saresti stato, non ho mai dubitato di te, come faccio a lasciarti andare?
Thiago: sono orgoglioso della tua lotta, del tuo combattere, non ho mai dubitato di te.
Tacho: per attraversare il campo di ortiche il 'melli'(?) mi ha detto di trattenere la respirazione e così è stato.
Teo: mio fratello ha dato la vita per non cedere(?),sono cresciuto così, facendo patti con la vita e la morte.
Luca: mi giochi per loro perché mi fido di loro, e mi fido di loro perché si fidano di me. Questo è il mio patto
Nina: lui mi ha detto 'non ti abbbandonerò mai'
Cristobal: e mai è mai, no?
Jazmin: I gitani firmano i loro patti con il sangue perché il sangue è ciò che sei in grado di dare per i tuoi.
Kika: uno per tutti e tutti per uno, è del mio libro preferito, quello dei tre moschettieri
Luz: sono nata in un patto di silenzio, sono cresciuta nella sfiducia ed ho vissuto rompendo promesse. Oggi ho bisogno di nuovi patti per vivere.
Mar: il mio patto con te sta scritto nelle stelle, ed è più forte della distanza e del tempo, è un patto che vinnce il destino.
Vale: non gli ho mai detto che quando sono triste prendo mate cocido e mi calma. Lei non mi ha mai detto che lo sapeva. Suppongo che questo sia un patto.
Melody: Capirsi con uno sguardo, questa espressione mi è sempre parsa trita e ritrita, vuota. Ora vedo che è un patto implicito, pieno di senso.
Vale: grazie.
Melody: di niente. Dicendo senza dire compiamo il nostro patto.
Thiago: ti giuro, ti prometto, ti do la mia parola. Sempre facciamo patti. Perché lo facciamo?
Jay:Ho fatto un patto con mia figlia, se la salvava mi doveva perdonare. Ma non l'ho salvata, non ho compiuto il mio patto. Come si fa a vivere con questo tradimento?
Thiago: Non far male dovrebbe essere il comando fondamentale. Non far male e non defraudare chi civuole bene.
Jay: la vita mi ha tolto più volte ciò che amavo di più, mi ha tradito, ha rotto il suo patto.
Vale: ho promesso che sarei stata sempre con lui.
Simon: quando mori octavio, il mio vecchio mi disse 'ti prometto che questo dolore passerà', ma non è passato.
Thiago: un patto si fa in due
Vale: giuriamo l'esserci fedeli. Giuriamo di esserci
Simon: giuriamo di essere sempre uno affianco l'altro
Thiago: sempre puoi contare su di me. E' un patto.
Simon: la vita ti dà e ti toglie. Anche questo è un patto.
Thiago: un patto è un rifugio. Quando il patto si rompe, non siamo protetti dalle intemperie. Rompere un patto, come un'amicizia, è qualcos di imperdonabile.
Vale: finché la morte non ci separi.
Simon: qualcuno ha compiuto con la sua parte del patto

110.''Alleluia'' (Simon) Quarta stagione



A tutti ci hanno raccontato la storia di Adamo e Eva. Vivevano in un luogo perfetto, dove non mancava niente e dove si era felici senza sforzo. Ogni giorno ringraziavano il Signore e facevano una lode ''Alleluia, lodato sia Dio per questo paradiso''.
Ma per disobedire ad una legge, non ci espulsero dal paradiso, ma ci lasciarono nel paradiso ciechi. Ci hanno privato della capacità di vedere il paradiso in cui viviamo.
Se uno potesse aprire gli occhi e vedere, vedere ciò che ci circonda, i miracoli quotidiani, la bellezza, il miracolo dell'amore, dell'amicizia.
Se potessimo vedere la magia di ogni giorno, l'alba e i tramonti, il potere della natura. Se potessimo essere coscienti della vita che sempre si apre passo. Se capissimo che esistere è gia trovarsi nel paradiso diremmo tutti i giorni ''alleluia''.
Alleluia per essere testimoni e parte di questo miracolo. Alleluia per avere la capacità di emozionarci. Per essere gli unici esseri capaci di ridere e di piangere.
Passiamo tutta la nostra vita provando a ritornare nel paradiso, mentre in realtà ci viviamo. Solo si devono aprire gli occhi, svegliarsi e vederlo. Non solo stiamo in paradiso, ma siamo il paradiso.
Alleluia, lodato sia Dio, la vita, l'energia o ciò che tu credi. Alleluia per questo. Alleluia per l'amore, per l'allegria e per il dolore. Alleluia, per gli amici, fratelli, sorelle, padri, madri, figli, alleluia.
Allelulia per questo paradiso in cui viviamo e per il quale vale la pena sacrificarsi.

109.''Detenuti in un momento'' (Paz) Quarta stagione



Per transitare alcuni dolori, per poter aprirci ad essi bisogna farsi coraggio per perdonare.
Perdonare è rilasciare la colpa, lasciarla andare. La colpa è un'ancora che ci detiene.
Al perdonare, al lasciare la colpa, ci liberiamo. Ci permettiamo di avanzare.
Castigarci più volte per qualcosa che non possiamo cambiare ci detiene nel tempo.
Si deve uscire dal segno, da questi passi che ci portano sempre allo stesso cammino.
Perdonare, perdonarsi, è crescere.
Si deve aver il coraggio di avanzare, di non ripetere le stesse risposte agli stessi problemi.
Ci costa perdonarci e questo ci porta a restare congelati nell'errore che facciamo. Non perdonarci è la nostra forma di castigarci.
Perdonare è più che perdonare l'altro, è capire che non siamo colpevoli delle impotenze degli altri.
Quando ripetiamo ciò che ci fa male in realtà è il nostro intento per ripararlo. E' un intento perchè ciò che è stato non sia.
Quando ritorniamo allo stesso sentimento cerchiamo la chance di cambiare ciò che è successo. Impossibile.
Perdonarsi è liberarsi della colpa di esistere.
Ci sono desideri morti che ci legano, ci detengono nel cammino. Ce ne sono altri che ci sollecitano, che ci aprono il cammino .
I desideri morti vogliono cambiare ciò che non si può cambiare. Ci fanno guardare indietro, negano il perdono e la possibilità di perdonare.
Perdonare è lasciare nel passato ciò che è passato. E' porre questo trauma dove corrisponde. E' ricostruire dalle rovine. E' chiudere questa porta. E' lasciare che il treno avanzi. E' ritornare a giocare la partita. E' affermare la propria identità. E' farsi coraggio per essere altro. E' superare le nostre paure. E' affrontare le nostre paure. E' lottare contro i nostri demoni. E' rincontrarsi con sè stesso.
Perdonare e perdonarsi è liberasi di ciò che ci detiene nel tempo, e alla fine poter avanzare.

106.''Cadendo lentamente'' (Luz) Quarta stagione



Dopo l'orrore mi resta solo da guardare e vedere come tutto sta cadendo lentamente.
Ho costruito un muro così alto che è stato il mo carcere, e da lì si può solo cadere. Si abbatte la paura, cade il sopore in cui vivevano, cadono le illusioni di un mondo felice, cade tutto.
Si abbattono i vecchi rancori, si abbatte l'odio, si abbatte la cattiveria. Tutto ciò che ho fatto per dominare crolla. Si abbatte l'oppressione, crolla la disperazione. Si abbatte la tristezza, si abbatte finalmente il dolore. Si abbatte il panico, il terrore, si abbatte la paralisi.
Tutto ciò che è falso, ciò che è costruito sulle bugie, finalmente crolla.
Si abbatte la falsità, l'inganno. Si abbattono i segreti e la manipulazione. Si abbattono le differenze, si abbatte l'isolamento. Crolla l'egoismo, crolla la divisione. Cade il silenzio.
Tutto cade, crolla, mentre io cado nel pozzo più profondo e scuro che ho costruito.
Ma mentre cado sento il sollievo profondo della liberazione. E mentre cado vedo tutto ciò che cade con me, vedo come crolla ogni mattone di questo muro. Si abbatte il confinamento. Crolla il muro. Alla fine tutto sta cadendo lentamente.

105.''L'ora di tornare a casa'' (Professore e Thiago) Quarta stagione



Profe: con gli anni ci cadono i capelli, escono le rughe, ingrassiamo, dimagriamo, ma sempre manteniamo un colore inalterabile che ci rende unici. Questo colore è la nostra essenza.
Si può maturare, si può crescere, si può imparare, ma c'è sempre qualcosa di noi stessi che resta fedele, inalterato.
E' come mangiare il tuo piatto preferito, o ascoltare questa canzone che ti è sempre piaciuta e per te non è mai passata di moda, o come rincontrarti con i tuoi amici di tutta la vita. E' rincontrarti con te, è ritornare a casa.
Una canzone, una parola, un amico, uno sguardo, un punto di incontro è tornare a casa.

Thiago:Ho letto in un libro che la felicità è l'abitudine delle cose buone, è ritornare una e più volte a ciò che ci fa bene. Ritornare a casa.

Profe: Un gesto che si ripete, un gesto di complicità, un 'traspié' che ci ricorda chi siamo, dove siamo, perché viaggiamo. Simboli del ritorno a casa.

Thiago: la spalla di quest'amico che ti sostiene non cambierà anche se lui cambia e tu cambi.

Profe: dovunque tu vada quest'amico è con te.

Thiago:E' come il suono del tuo sorriso, quando è vera, quando ti esce dallo stomaco, non cambia mai.

Thiago: questo aspetto che ti fa unico non cambia.

Profe: il tuo modo di piangere non cambia.

Thiago: e ciò di cui hai bisogno per sentirti meglio nemmeno cambia.

Profe:tutto ciò che sei, che hai portato con te e che porterai con te non cambia.

Thiago:Ciò che porti con te dovunque tu vada è cio che ti fa sentire a casa.
Per quanto lontano tu vada, per quanto tu ti smarrisca, sempre arriva l'ora di ritornare a casa.

104.''Un mattone'' (Simon) Quarta stagione


Per costriuire qualcosa di nuovo bisogna prima distruggere quello precedente, pulire, porre le fondamenta, preparare il terreno.
Essere giovani forse è comprendere che siamo costruttori, architetti della nostra propria vita. Oggi stiamo costruendo il futuro.
Un mattone serve per costruire case che albergano sogni, ponti che uniscono differenze, difese che ci proteggono, ma serve anche per alzare muri che ci separano e ci rendono irriconciliabili

103.''La tua canzone'' (Tacho e Jaz) Quarta stagione


Tacho: ciò che è scuccesso è successo, ma uno può vederla in un altro modo, di altre mille maniere.
Alcuni sopravvivono ad un naufragio, altri affogano in un bicchier d'acqua.
Possiamo convertire la tragedia in una commedia o in un melodramma, questa è una scelta. Uno sceglie come raccontarsi la storia.
Puoi mettere la melodia che più ti piace alla tua canzone: allegre, malinconica, pop,scegli tu. Tu scelgli come vuoi che suoni la tua storia.
La tua canzone è il modo in cui tu racconti e canti al tua vita.

Jaz: la tua canzone è questa melodia che appare per riportarti a galla, è la tua essenza, gli occhi con i quali vedi la storia della tua vita, è questa canzone che ti ricorda chi sei.

Tacho: la tua canzone è quella che ti salva, ti sveglia, quella che sempre suona a prescindere da tutto.

Jaz: perché la tua canzone è quella che tu stesso hai scritto dal più profondo del tuo cuore.

102.''Un paradiso per tutti'' (Tefi e Esperanza) Quarta stagione




Tefi:Una storia può avere un finale felice se c'è qualcuno che soffre e qualcuno che viene ferito?
Tutti meritiamo avere un finale felice, bello, rosa, con un arcobaleno, tutti meritiamo aver un paradiso.
Come si fa per vincere senza che nessuno perda?
Se uno, anche sia uno solo di noi, finisce mal nessuno può finire bene.
Il paradiso non può essere come un vip che solo alcuni entrano, dev'essere per tutti.

Esperanza: Si dovrà ricordare che non tutto è come sembra. Si dovrà ritornare al famoso pensiero laterale una volta ancora, ma sono sicura che un paradiso per tutti ci debba essere.
Dovremmo essere più solidali, più generosi per mettere da parte il nostro egoismo per far un posticino nel resto nel paradiso vip

101.''Solo'' (Mar, Jaz, Melody) Quarta stagione



Mel: non sei solo a questo mondo, ciò che fai affetta gli altri.
Mar: non si può agire senza pensare agli altri
Jaz: quando uno capisce che non sta solo, tutto prende valore, ogni decisione, ogni errore, ogni si, ogni no, tutto affetta gli altri.
Mel: accettare che non sei solo è accettare che non esiste più solo il voglio, ma anche il devo, il posso, devo.
Mar: uno deve sapere che se tira un punto del tessuto si disarmano gli altri, tutti siamo fatti della stessa lana.
Jaz: Amare è pensare negli altri, è averne considerazione, è che ti accompagnino in ogni decisione
Mel: star solo è non pensare a nessuno e che nessuno pensi a te.
Mar: Insieme siamo la resistenza, soli saremo eroi suicidi.
Jaz: amare è dimenticarsi un pochino di sé stesso.

99.''La vita è sogno'' (Mar) Quarta stagione



Di questo si tratta questa storia, di svegliare, di distinguere tra la realtà e il sogno.
Se la tua vita è un sogno qualcuno si adopera di essa.
Bisogna distinguere tra vivere i tuoi sogni e sognare con una vita irreale. Per svegliarsi da questo sogno che anestetizza bisogna ritornare a credere.
Svegliarsi è uscire dal tuo bunker, da questa stanza in cui ti chiudi per non vivere la vita.
Svegliarsi è rompere la bolla, uscire dalla placenta dove stiamo tanto comodi.
Svegliarsi è accettare che la vita alle volte fa male. La vita può essere un sogno, un sonnifero, un cercere. Svegliarsi è trovare la chiave.
Quando uno si sveglia da un incubo ringrazia che sia stato un sogno, ma quado la vita ti colpisce desidereresti star sognando.
Puoi non distinguere se sei sveglio o addormentato ma sai perfettamente che è un incubo.
Senza sogni la nostra vita non avrebbe senso, ma vivere in un sogno, in un'illusione, non è vivere. Vivere sveglio significa che il dolore fa male, senza anestesia, e che la felicità ci mantiene con gli occhi ben aperti.
La vita reale, quella vera, inizia quando apriamo gli occhi e smettiamo di sognare.

97.''Dolci sogni'' (Kika) Quarta stagione



Uno sogno che ti anestetizza non può essere buono. Sognare a volte è un modo di non vivere.
A volte sognamo che abbiamo ciò che nella realtà non possiamo avere. Chi vuole svegliarsi da questo sogno?
Un sogno fatto realtà è una contraddizione, un sogno è un sogno, e la realtà e reale.
E' più facile credere a qualcuno che ti dice che tutto andrà bene piuttosto che a qualcuno che ti dice la verità anche se non è quella sognata.
Un realtà che fa male si cura con più realtà, mai con una negazione.
I sogni si rompono come un cristallo davanti la realtà.
I dolci sogni hanno un unico obiettivo, tappare l'amarezza che può essere la nostra realtà.
I dolci sogni sono fatti di illusioni, di tutto ciò che non è reale. E l'illusione è fatta di un dolce oblio, oblio dell'amara realtà.

domenica 19 luglio 2015

96.''Nella linea'' (Nico) Quarta stagione



So come ti senti 'boncha', sicuramente in questo momento stai dicendo chi è questo 'logi'? Si tu parli sempre al rovescio, non ho mai capito perché parli al contrario. Che idea ha questo 'logi'? Però so che stai bene, accompagnato. Ma ovvio, ti manco io papà. Io sono il tuo referente, tu mi tieni lì su, io sono la tua guida, il tuo faro, questi occhi azzurri che ti illuminavano, tu nove d'area. Io so che non ricordi qualcosa papu, so che passa a tutti.
Siete nella linea di fuoco, e il peggio è che nessuno gli ha chiesto se lo volevano, li hanno messi lì e voi non potete retrocedere né andare al fronte, siete fermi nella linea. Si sente indifeso, angustiato, credimi lo so. Ma l'unica cosa che si può fare quando ti trovi nella linea di fuoco è resistere.
Siete disorientati, vi sentite cadere nel vuoto, sentite che perderete tutto ma non è così, avete una spalla su cui appoggiarvi, avete ragione, molte buone ragioni per continuare a lottare, per schivare il fuoco. La nostra maggior debolezza può essere la nostra miglior forza, solamente lo si deve vedere, lo so, il colpo può arrivare da ovunque ma dovete resistere senza tradire ciò che siete, così non sapete chi sono, cosi non capite perché passa ciò che succede, resistete. A volte la ragione non capisce alcuni misteri. A volte per risolverli c'è bisogno di resistere, resistere insieme. Essere tutti nella linea. Se uno si arrende, abbassa le braccia, perdete tutti. Resistere al nemico che viene da fuori, ma anche resistere ai propri demoni.
Se tutto ciò che è successo è stato duro, tutto ciò che verrà sarà peggiore. Per questo dovete resistere.
Lo so, non sono nessuno per te, ma tu sei tanto per me. Ti potrei raccontare tante cose importanti che abbiamo vissuto insieme.. per esempio ti ho insegnato a giocare al football papu. Tu non ti ricordi 'llequita' ma sempre ti dicevo 'se per il centro ti si complica, vai nella linea' e non sai i goal che hai fatto quando mi hai dato ascolto, non sai... Guarda 'bonchita', papu, abbiamo vissuto tante cose insieme, di cui mi ricordo di più le piccole cose. Per esempio il giorno che mi dovevo sposare con Cielo tu mi hai accompagnato con la decappottabile, ricordi? I due vestiti impeccabilmente, ci siamo seduti, abbiamo cantato, andavamo insieme, belli, cantando la mia canzone preferita, felici.
Sappiamo che non c'è passato né futuro né distanze che ci separano.
papu sei arrivato fino alla metà del fiume, sei nella linea, puoi ritornare alla bolla o continuare avanti. E per quanti lavaggi di cervello ti facciano, tu dentro sai chi sei e chi è la tua famiglia, tu sai che sei lleca, nostro 'llequita'.
Sappiamo che anche volendo o no continueremo a stare insieme, da un lato o l'altro però sempre nello stesso cammino.
Avanzando, retrocedendo, attraversando la linea o andandocene a mangiare, sempre stiamo tracciando un cammino, marcando una linea, fino alla fine.

95.''Senza cura'' (Torito) Quarta stagione



A volte mi arrabbio, ma mi arrabbio, molto, moltissimo.
Ci sono cose che mi danno fastidio, molto fastidio. Credono che gridando li ascoltiamo meglio, ciò mi dà fastidio. Mi fa arrabbiare arrabbiarmi. E tanto che mi arrabbio che divento triste.
Non apprendono più, li cacceranno(?) tutti. Dovrebbero imparare dagli animali, ma non hanno cura.
Nessuno ascolta. Nessuno guarda. A nessuno importa ciò che sente l'altro. Attaccare è più semplice che ascoltare. Gridare è più semplice che aprire gli occhi.
Cielo diceva che le parole sono proiettili quando si gridano, ed è così, fanno male, feriscono.
E' cosi facile odiare o cosi difficile amare?
La rabbia caccia il peggio di te. Mio padre dice che curare è prendersi cura dell'altro.
Un malato ha bisogno di cure. Una ferita all'anima necessita di cure.
Invece di distruggere bisogna costruire. Distruggere ammala e costruire cura. Per me curare è dare la mano. Curare è amare. La cura è un ponte, un ponte che unisce. La cura necessita un tempo, necessita di amore. La cura necessita di uno sforzo. La cura necessita di pazienza. La cura necessita di tutti.
Curare è prendersi cura. Lasciarsi far prendere cura è lasciarsi curare.
Come si cura un'anima? Come si cura l'odio? Come si cura la cattiveria? Come si cura la violenza? Come si cura la paura? Come si cura il rancore?
E' triste e fa rabbia, però ci sono cose che non hanno cura.

92.''Repliche'' (Thiago) Quarta stagione




La replica mi suona come un'opera d'arte falsificata. La replica mi sembra come il dolore dopo il dolore di un terremoto.
Una replica è qualcosa o qualcuno privato dei suoi diritti. Diritto a essere unico, speciale, a essere diverso dagli altri.
Una replica assomiglia molto all'originale, ma non lo è. E' come un'amante, come una seconda scelta.
Una replica è un riflesso, un'ombra. E' come la faccia nascosta della luna,simile all'altra, me nessuno la vede.
Una replica assomiglia alla verità, ma è una bugia.


91.''Vita privata'' (Simon) Quarta stagione


Private saranno queste impotenze, queste lacerazioni che non si possono condividere con nessuno? Privato sarà un muro che separa? Privato sarà questo scudo che ti protegge? Private sono queste cicatrici che nascondiamo? Private sono queste cicatrici che non si chiudono?
Privato è qualcosa che si nasconde. Come si fa con qualcuno provato della libertà?
Essere privati di qualcosa è che ciò ti manca, che ti manchi.
Privato è sinonimo di solitario o solitudine?
Vita privata, quando ascoltiamo questo, non sentiamo che restiamo fuori da qualcosa? Privato, riservato. Quando questa riserva ci include può farci male e molto, no? La privacy è un diritto ma anche un muro che lascia alcuni fuori.
Privato è tutto ciò che non preferiamo nominare. Privato è tutto ciò di cui nemmeno noi non abbiamo certezze.
Quando non sei ciò che vuoi essere, quando ti inganni, quando ti dimentichi chi sei e lasci che un altro viva la vita per te, sei privato della tua identità,del tuo essere.
Privato suona come riservato, intimo, è qualcosa che ci appartiene ma che non vogliamo o possiamo condividere.
Ma per me privato ha sempre significato un'altra cosa: essere spogliato.
Mi hanno privato di ciò che sono. Mi hanno privato della mia vita. Quando ti rubano l'identità, la tua vita è davvero una vita privata. Ma priva di senso, priva di sogni, priva di vita.


90.''Materia pendente'' (Jaz) Quarta stagione




Dicono che un desiderio non muore, insiste, insiste fino a diventare realtà.
Un desiderio che non si realizza ci fa diventare tenaci o ci ossessiona. Ma qualcosa che lasciamo da parte, qualcosa che ignoriamo, per negligenza, codardia, si trasforma in una materia pendente.
Una materia pendente è molto più di un desidero insoddisfatto, è qualcosa che ti richiude nel passato, è un ciclo che non puoi chiudere.
Una materia pendente è un ritorno al passato per poter avanzare fino al futuro.
Uno non va dietro una materia pendente, è lei che ti perseguita.
Una materia pendente ti acchiappa in un momento e non ti lascia avanzare.



89.''La liberazione'' (Luz) Quarta stagione



Tutti cerchiamo la libertà, vogliamo essere liberi.
Un adolescente pensa 'quando crescerò e non dovrò obbedire ai miei genitori, allora si che sarò libera'. Ma cos'è essere libera? Non essere catturati è essere liberi?
La libertà è peculiare, angustia molto non averla, come averla. Essere liberi a volte ti riempe di paure.
Ho letto del caso di un uomo che era asmatico e che è stato preso subito. Il paradosso è che nel carcere gli è passato l'asma.
Nel carcere non ci sono opzioni. La libertà ti dà mille opzioni. La libertà ti obbliga a scegliere. Una libertà ti obbliga. E' un paradosso.
Bisogna essere pronti per reclamare la libertà perché la puoi conseguire.
Essere liberato è come aprire gli occhi alla luce dopo molto oscurità. La libertà abbindola, acceca.
La libertà suona come non avere limiti, ma in realtà essere liberi è avere la libertà di muoversi entro alcuni limiti.
La libertà è molto più che scegliere, è farsi carico di quest'elezione.
E' più facile far caso a qualcuno che far caso a se stessi, perché questo è essere liberi, farsi caso.
Chi vuoi essere?Ti farai carico di ciò che scegli? Sceglierai?
Anche se non lo vuoi, anche se non lo sai, sempre scegliamo. Siamo condannati a essere liberi.
Essere liberi è essere schiavo delle conseguenze delle tue scelte. Un altro paradosso.
E farti carico delle conseguenze delle tue scelte ti ritorna a liberare.
Tutti cerchiamo la libertà. Dovrai farti carico di ciò che hai fatto, di ciò che fai e di ciò che farai e avere una vita condizionatamente libera e piena di senso.


88.''Che pretende lei da me?'' (Rama) Quarta stagione


Una delle cose più difficile delle relazioni è sapere esattamente che vuole l'altro da te o con te.
Quando qualcuno ti tratta male ti domandi perché. Che vuole da me? O quando qualcuno ti tratta molto bene diffidi. che vuole in realtà?
Quando l'elemosina è grande anche il santo diffida. Di cosa diffida il santo? delle intenzioni di chi da l'elemosina.
Non si può mai essere sicuri di ciò che vuole l'altro e questa incertezza genera una sorta id angustia.
E come questo dubbio ci genera angustia iniziamo noi a dare risposte e cerchiamo di indovinare ciò che vuole l'altro in realtà.
Ipotizziamo, presumiamo, diamo una risposta rapida e avanziamo, forse ci sbagliamo ma non abbiamo più l'angustia di sapere che vogliono da noi.
Angustia molto non sapere che vuole l'altro da te, ti inquieta, ti turba. Per questo diventiamo diffidenti, ci mettiamo sulla difensiva, ipotizziamo sempre che le intenzioni dell'altro non siano buone.
Non potremo mai sapere ciò che vuole l'altro o perché ci vuole bene, questo è un eterno mistero. Perché cadiamo sempre nella trappola di dare risposte affrettate?
Il bello sente che lo vogliono bene solo per la sua bellezza, il ricco per la sua ricchezza, il potente per il suo potere. Perché pensiamo così male dell'altro?
L'altro, le sue intenzioni per noi sono sempre una minaccia. Perché?
Ma se smettessimo di indovinare e dessimo la chance all'altro di dimostrarci che sente, che vuole e perché ci vuole bene forse ci sorprenderemmo.
Se sopportassimo quest'angustia di non sapere che vogliono da noi forse qualcosa di nuovo potrebbe arrivare nella nostra vita.
se potessimo lasciarci attraversare per il desiderio dell'altro, lasciar che vogliano qualcosa, che ci vogliano bene, smettere di pretendere cose da noi perché ciò è esistere.
Il desiderio dell'altro ci intimorisce, sentiamo che vuole afferrarci qualcosa di molto apprezzato(?). Ma non è questo ciò a cui in definitiva aneliamo? che ci vogliano bene per quello che siamo, per quello che abbiamo, per quello che ci rende unici.
Che vuole l'altro da me? Non lo so, mi vuole qualunque siano le ragioni, mi vuole.
Costa tanto farsi carico di ciò?
Toccare il tuo cuore. Forse ciò è quello che vuole l'altro quando vuole qualcosa da te.


87.''Cavallo di Troia'' (Tacho) Quarta stagione



E' come attirare una ragazza che non ti da retta, piano senza che si renda conto che ti entrando nel suo cuore.
Sta bene perché è inaspettato. Noi ci mettiamo in città e poco alla volta, dall'interno, la stiamo cambiando. Ma credo che dobbiamo aver attenzione, non è il caso che succeda come nel film di brad pitt che escono dal cavallo e distruggono tutto.
Il cavallo di troia è un inganno, è far abbassare la guardia e poi attaccare.
Il cavallo di troia cattivo è come mettere un virus che infetterà tutto. Il nostro è un cavallo di troia buono, è usare un antibiotico nel mezzo dell'infezione.
E' come un semino che si mette nella terra e senza che tu te ne renda conto cresce un albero.
Il buono, o il cattivo, del cavallo di troia è che ti prende alla sprovvista, disarmato, e non ti da il tempo di reagire.
Il cavallo di troia è una bugia al bugiardo,un inganno che inganna.
Il cavallo di troia può distruggere o liberare, non dobbiamo dimenticarci di ciò, ovvero che siamo qui per liberare.
Un cavallo di troia si mette al centro del tuo cuore e ti conquista per sempre.

86.''Soldatini da gioco'' (Mar) Quarta stagione


Come può accadere che qualcuno arrivi ad essere quello che è? A volte vedi come è cambiato in un adulto e ti domandi: dove è rimasto il bambino che è stato? dove restano i sogni, i giochi dell'infanzia? dove resta l'innocenza?
quanto c'è in un bambino l'adulto che sarà? quanto c'è in un adulto del bambino che è stato?
crescere è smettere di giocare un gioco per passare ad un'altro gioco? crescere è dimenticarti del bambino che sei stato?
Quando sei piccolo il gioco è qualcosa di molto serio. Quando sei adulto il gioco è qualcosa di molto serio.
Quando siamo piccoli giochiamo alla mamma e al papà, alla guerra, allo studio, al dottore... in realtà giochiamo a essere grandi.
Ci insegnano a giocare un gioco ma ognuno lo reinventa a suo modo. Questi giochi dell'infanzia sono come nostre prove della vita futura? Quando siamo grandi perché giocare è qualcosa di negativo? Perché guardiamo male qualcuno che gioca con l'altra persona?
Quando sei bambino i giochi non hanno conseguenza. smetti di giocare,i giocattoli ritornano nella scatola e il soldatino che è morto in battaglia domani serve per un altra guerra. Ma quando sei grande il risultato del gioco è definitivo.
Essere grandi è giocare un gioco che sembra conosciuto ma non lo è.
In un gioco ci sono regole,sempre, non esiste un gioco senza regole. E' impossibile giocare senza.
Ma quando il gioco smette di essere un gioco da ragazzi, è possibile volerlo giocare con le stesse regole? non è infantile?
Per un bambino giocare è desiderare, sognare. Per un adulto a volte vivere è ossessionarsi affinché la vita sia come l'hai sognata, giocando.
Il bambino che gioca si allena. Gioca a risolvere conflitti, accumula ricorsi, arma la sua scatola di attrezzi. Giocare è provare, è esplorare i limiti, le possibilità di ciò che diventeremo.
quando sei bambino e finisce il gioco tutti i soldatini ritornano nella scatola e domani continua. Quando sei grande fine del gioco significa fine del gioco.


83.''Tempo di cambiamenti'' (Tefi e Lleca) Quarta stagione



Lleca: I giorni passano, tu non te ne rendi conto e all'improvviso è primavera. La vita cambia silenziosamente, ma un giorno apri gli occhi e vedi che tutto è cambiato.
Ma non cambia solo la vita, cambia anche il modo di vedere la nostra vita. un giorno ti rendi conto che ciò che ieri vedevi in un modo, oggi lo vedi in un altro. Cose che prima nemmeno vedevi, all'improvviso le inizi a vedere ovunque. E' come uno svegliarsi. E quando questo si sveglia tutto è cambiato, non si può frenare, come la primavera.
E quando la tua vita cambia e il modo di vederla anche, non si può fare più niente. E' tempo di cambiamento.

Tefi: Ci sono cambiamenti che hanno bisogno di tempo, ma a volte è tempo di cambiare. A volte bisogna mettersi in marcia, prendere l'iniziativa e fare il cambiamento.
Sapere che cambiare o quando è il momento è molto difficile, ma forse si tratta di essere adulti.
C'è una grande differenza in dare del tempo a qualcosa e lasciar passare il tempo. Dare il tempo a qualcosa è lasciarlo maturare, è avere il coraggio di saper aspettare. Lasciar passare il tempo è avere la codardia di non fare ciò che vuoi fare quando lo vuoi fare.
Che il tempo passi e il corpo cambi è naturale, non lasciar passare il tempo e cambiare ciò, è maturare.
Maturare è forse accettare i cambiamenti che vengono col tempo e sapere quando è il tempo di cambiare. Per questo è tanto difficile essere adulti, perché non è una questione di età, puoi avere 15 anni e essere maturo o averne 50 e essere infantile.
Io ero una bambina che negava di accettare di essere cambiata, oggi voglio essere una donna che sa quando è il tempo di cambiare.
Forse oggi ho smesso di essere una bambina e riuscirò ad accettare i cambiamenti che porta il tempo è imparerò a distinguere quando è il tempo di cambiare.

82.''Febbre'' (Jay) Quarta stagione



Se qualche virus vuole entrare nel tuo corpo, le difese lo combattono, questo è la febbre.
Ci fa sentire molto male ma la sua intenzione è difenderci.
La febbre è sintomo e cura, è problema e soluzione, è rimedio e malattia.
La febbre ci aiuta a difenderci ma ci rende anche deboli.

79.''La verità soggettiva'' ( ) Quarta stagione



La verità non esiste, esiste la verità soggettiva. Perché la soggettività è quando uno si guarda in uno specchio. Mentre c'è un punto di vista, ci sarà la soggettività, perché la soggettività non è unica.
Se una cosa è vera e anche il contrario è vero, allora esiste la verità o esiste solo una verità soggettiva?


78.''Il potere delle donne'' (Luz e Cristobal) Quarta stagione



Luz: Le donne sempre hanno il potere, e il potere non ce lo danno gli uomini. Perché tutto ciò che fanno loro, siano padri, figli,amanti o nemici, semplicemente lo fanno per chiamare la nostra attenzione.
Gli uomini non sanno mai como reagiremmo,e questo li disturba, li sorprende, li destabilizza.
Le donne sono sempre quelle che dicono si o no, e in realtà, facciamo credere agli uomini che sono loro a dire si o no.
Il potere delle donne risiede anche in quanto necessitano gli uomini di noi,si sentono persi se li diamo le spalle.
Gli uomini ci temono, per questo siamo così potenti. Poche cose ci possono frenare.
Le donne sono quelle che capiscono bene il potere, sta nella nostra natura, nella nostra ideologia. il fatto di essere madre, è potere, no?

Cristobal: Il potere di una donna sta nel suo cuore, nella sua intuizione, nel suo istinto di protezione.
Il potere delle donne sta nella loro capacità infinita di dare amore. Sono gli unici esseri capaci di sperimentare l'amore incondizionale. Sanno dare, prendersi cura e proteggere la vita, e amare succeda quel che succeda.
Mariti, fratelli, figli, padri, amici, e fidanzati devono tutto all'amore di una donna. E tutto ciò che facciamo è un tentativo per corrisponderle. E' un elogio alla donna.
I bambini giocano con i soldatini,le bambine con le bambole. Noi ci prepariamo per ottenere la gloria e offrirgliela. Loro si preparano per darci la vita.
La donne vive per amare,e questo amore immenso e archetipico si trasforma in fonte di energia per tutti quelli che occupano un posto nel loro cuore.

77.''Allegria'' (Tacho) Quarta stagione



L'allegria afferma la vita, illumina la tua anima, converte i tuoi occhi in fari. L'allegria mantiene vivo il bambino che porti dentro. L'allegria ti aiuta a vedere la vita come un gioco, diluisce la spessezza del dramma.
Fa diventare la nostra vita più leggera. Fa sì che la disperazione sia meno esasperante, che il dolore faccia meno male, e che il piacere sia più piacevole.
L'allegria lima l'asperità, ci unisce, ci riunisce, ci anima a condividere. L'allegria ti da pace.
L'allegria ci predispone all'amore, alla passione, all'avventura. L'allegria abbassa le difese inutili, e migliora il sistema immune, e meglio: è gratis.
La puoi trovare in un bacio, in un bebè, nella musica. L'allegria è ciò che lasci passare cercando ciò che si suppone ti darà allegria.
L'allegria è l'unico virus buono e molto contagioso. Se lo lasciano, chiaro.
L'allegria è una fede profonda nel futuro.
L'allegria è una porta aperta al nostro vero essere.

76.''Istruzioni per compiere una promessa'' (Mar) Quarta stagione


Una promessa è come fare un controllo, devi avere dei fondi per poter pagarlo. Una promessa è come viaggiare nel tempo, è assicurare a qualcuno che in un futuro le cose saranno come dici tu.
Una promessa non è una possibilità, è un fatto, è dire a qualcuno 'contaci'.
Quando prometti qualcosa a qualcuno devi sapere che l'altro ci conta. Sei responsabile di ciò che prometti.
Per compiere una promessa bisogna resistere, perché uno non promette mai qualcosa di facile, promettiamo sempre cose difficili che portano sacrifici e sforzi.
Perché una promessa incompiuta è un debito che cresce e ti perseguita ovunque.
Per compiere una promessa bisogna avere fede. Per compiere una promessa bisogna essere perseverante, come in un ring di box dove si combatte fino all'ultimo round. Per compiere una promessa bisogna dare valore alle parole. Una promessa è un giuramento dove la parola è la garanzia.
Ci sono istruzioni per compiere una promessa? Credo di si. Tutti si riducono a una regola chiare e semplice, solamente compiere ciò che si è promesso.

75.''I fuochi dell'inividia'' (Jaz e Professore) Quarta stagione



Jazmin: A volte sento qualcosa che non posso riconoscere nemmeno davanti a me stessa. A volte vedo l'amore che hanno alcune persone e sento qualcosa molto strano allo stomaco. E' una misto tra tristezza e rancore. Nasce in me qualcosa di orribile, come se non sopportassi vedere la felicità altrui.
E' come un'angustia. Una nostalgia per qualcosa che ho avuto e non ho più, ma non so cos'è.
Ogni volta che vedo che qualcuno ha ciò che non ho, mi si accende un fuoco, qualcosa di spaventoso che odio sentire. Nego di riconoscerlo, ma credo che questo fuoco che sento sia invidia.
Un invidioso invidia qualcosa che può ottenere, ma un risentito sa che non otterrà mai ciò che invidia.
Sentire che non abbiamo potuto né potremmo ottenere ciò che vogliamo genera vergogna e dolore, un dolore che ti uccide poco alla volta.
Sentire invidia è credere che uno ha un diritto, che la vita ci deve qualcosa e che è ingiusto che ci si neghi. Ma la vita non ci deve niente, abbiamo ciò che vogliamo e ciò che possiamo. E per tutto ciò che ci manca bisogna lottare. Ed in quel momento l'invidia si converte in desiderio, e il desiderio in motore.

Profesor: Perché ci sottomettiamo incluso in situazioni nelle quali potremmo ribellarci?
Perché incluso quando per una questione numerica siamo in condizione per ribellarci non lo facciamo?
Ci sono due motori che muovono l'umanità, uno il desiderio, l'altro,l'invidia, cioè desiderare ciò che sia l'altro. Tutti abbiamo desideri, sono il motore della nostra vita. Non è cattivo avere desideri, ma quando non raggiungiamo ciò che desideriamo e lo raggiunge un altro, nasce l'invidia.
Nessuno desidera ciò che nessuno desidera. Una stanza piena di giocattoli, due bambini, uno prende un giocattolo e l'altro, naturalmente, vuole lo stesso gioco. Sta nella natura, nel carattere.
''Che fortuna, che guacho, che tarro...'' Si,tarro, cosa che diciamo all'altro quando crediamo che ha avuto fortuna, piccole espressioni simpatiche tinte di una goccia di invidia, niente di grave. ''Invidio il vestito che ha la mia amica, ma beh, ne avrò anche un altro.'' C'è un'altra invidia che è molto più pericolosa: l'indivia dell'essere.
L'invidia dell'essere è qualcosa di così profondo, così profondo che a volte non lo possiamo vedere. Non invidio più cos'ha l'altro, ma com'è l'altro.
I fuochi dell'invidia hanno poteri quasi sovrannaturali. Sono fuochi che possono distruggere tutto, ma accendere un motore.
Un promemoria sul fatto che non stiamo facendo qualcosa per compiere il nostro desiderio. Bisogna lottare per il nostro desiderio, non darsi mai per vinto. Non esiste una forza più potente che il desiderio, è indistruttibile. Il nostro desiderio è l'unico capace di spegnere il fuoco dell'invidia.

73.''Dove il cammino finisce'' (Professore) Quarta stagione



Sei orgogliosa della tua nuova era che fa i primi passi? Ora vedrai dove finisce questo cammino.
Correre da nessuna parte, non ti porta da nessuna parte, ma il tuo treno ci sta portando a qualcosa di peggio rispetto a nessuna parte.
Un fiume cerca sempre il mare per quante dighe gli ponga. Quella sabbia,non c'è modo di tenerla tra le tue mani.
Non siamo fatti per vivere tra muri. Ci convertiamo in canarini che non resistono più alla vita selvaggia.
Il tuo mondo felice non va fino a un mondo felice. Sai che succede quando uno vuole deviare il corso della vita, quando uno pone a un fiume delle dighe assurde per fermarlo? Il fiume trabocca, distrugge tutto.
Questa è la furia e la potenza di un fiume a cui non lasciano essere tale. Il fiume cerca e cerca il suo mare.
Solo chiede che lo lascino essere com'è. Solo chiede di non deviarlo del suo corso e di non portarlo da nessuna parte.

69.''Andando da nessuna parte'' (Nacho) Quarta stagione


La mia bugia è la mia felicità. Ero felice, ero borsista, sapevo ciò che volevo,sapevo a ciò che puntavo, avevo un obiettivo, e ora non so dove vado. Ho perso la rotta.
E' come se mi avessero scosso, non so nemmeno dove sono bloccato. Se la verità fa male e la bugia è bella, preferisco vivere nella bugia.
Volevano che noi ci svegliassimo, che aprissimo gli occhi, ma non ci avevano avvisati che quando li avremmo aperti andavamo in contro al precipizio.
Nessuno ci ha preparati per questo. Nessuno ci ha domandato se volevamo cambiare la rotta delle nostre vite. Nessuno è preparato per ricevere un colpo così.
E' bruttissimo, prima sapevamo chi eravamo, ma ora risulta che c'è un altro io che viene ad occupare il nostro posto e non sta bene.
Non abbiamo uscita ora. Noi non siamo di qua, non siamo di là, stiamo girando come una trottola. Non c'è niente di peggio che sta andando da nessuna parte.
Mi va bene essere un winner, mi va bene essere un loser, un fallito, ma non mi chiedere di accettare che non sono mai esistito, perché è questo ciò che mi stai chiedendo.
Non sappiamo più ciò che ci rende felici, né ciò che ci fa stare male, è un bardo(?)man.
L'unica cosa buona di non andare da nessuna parte è che nel cammino ti puoi imbattere in una festa.

68.''L'opposizione'' (Thiago e Luz) Quarta stagione




Luz: L'opposizione è al forza che fa continuare la storia. L'opposizione polarizza, estrania la gente. Guarda per esempio il football,ci sono persone che diventano matte, ucciderebbero per una bandiera, e questa passione si alimenta solo se c'è un avversario. Non c'è passione,né necessita di una lotta se non c'è l'opposizione.
L'opposizione alimenta il desiderio, la fame di vittoria, ci fa diventare assetati di gloria. A tutti ci piace vincere, e quando c'è l'opposizione c'è la competizione.
Se nessuno si oppone a ciò che desideriamo il desiderio svanisce.
L'opposizione lontano dal debilitarci, ci fortifica nella nostra determinazione. L'opposizione debilita il debole e rinforza il forte.
Affinché ci sia un grande in vincitore bisogna avere competitori.

Thiago: Non importa quanto terribile siano i tuoi demoni, combatterai e vincerai. E' difficile, il tuo nemico interno ha la tua forza e la tua intelligenza. Ma tu hai la tua volontà. E' come andare contro corrente.

67.''Ciò che dice la metafora'' (Teo) Quarta stagione


Per descrivere uno stato d'animo puoi usare degli aggettivi: triste, afflitto, desolato, addolorato.
Ma a volte gli aggettivi non bastano per descrivere, allora usiamo le metafore: partido al medio(?), quebrado(?) morto vivente.
Le metafore vanno più in là degli aggettivi, danno un nuovo senso alle parole.
Una metafora è qualcosa che si dice, molto più del senso letterale delle parole.
La metafora ha il potere delle immagini, di ciò che attraversa la ragione e arriva diretto al cuore.
Il potere della metafora ciò che vuole dire, ma ciò che dice.
Quando vogliamo dire qualcosa usiamo le parole, ma quando vogliamo dimostrare qualcosa usiamo le metafore. Perché una metafora non vuole dire, una metafora dice.
'Occhi di cielo' vuol dire che i suoi occhi sono celesti come il cielo. In una metafora una parola trasferisce il suo senso all'altra, sono immagini che si trasferiscono per aprire una nuova dimensione.
Il risultato è positivo. Questo sì che è una metafora.

66.''Colori veri'' (Simon e Professore) Quarta stagione



Simon: Viviamo in un mondo che non accetta il grigio, tutto è o bianco o nero. Ci hanno convinti che possiamo essere solo bianco o nero.
Ma io non sono né nero né bianco.

Profesor: Il matrimonio è l'unione di due differenze. E' il ponte che c'è tra due territori, due elementi che si uniscono per formarne un terzo.
Se si sposano l'azzurro e il giallo, che nasce? Il verde. Che è un colore che ha un po' di giallo, un po' di azzurro, ma che è un colore nuovo, è verde, un colore che prima non esisteva e che ora esiste grazie a questa comunione.
Una volta che si forma questo nuovo colore è inalterabile.
Questo nuovo colore, la mescolanza dei suoi colori, rimarrà tra loro per il resto della vita. E niente e nessuno potrà cancellare questo nuovo colore.
Ogni persona ha il suo colore, unico e irripetibile, e questo colore viene al mondo per brillare.
Se questo colore che portiamo, se questa luce si spegne, smette di brillare, siamo affondati nell'oscurità. Nell'oscurità totale non vedi nemmeno la tua ombra, molto meno la tua luce.
Ognuno ha il suo colore, la sua essenza, la sua identità, e questo non si può spegnere. E questi colori si mischiano, si uniscono, si combinano, formano nuovi colori ogni volta più brillanti.
Non esistono due colori uguali. L'umanità è grande, enorme, e infinita tavolozza di colori. Ci sono tanti colori quante persone ci sono. Dentro uno stesso colore ci sono milioni di colori, milioni di possibilità.
I colori si definiscono per contrasto. I colori armonici sono quelli che quando si mischiano funzionano meglio.
E quando nessun colore è presente, ciò che uno percepisce è inevitabilmente il nero. Il nero, la oscurità nella quale ti trovi è l'assenza di colore.
L'oscurità non lascia possibilità di tinte. Il nero è il nero.
E aggrappati Catalina.(?) Quando i colori veri di ognuno si mischiano il risultato è una calda e potente luce bianca che alcuni chiamano portale.

64.''Nessuno sa'' (Thiago) Quarta stagione


Gli abbiamo chiesto di cercare a vedere il loro mondo con altri occhi, di iniziare a svegliarsi nella bugia in cui vivevano.
Gli abbiamo chiesto di iniziare a discutere la loro storia ufficiale. Gli abbiamo chiesto di resistere, di non lasciarsi più manipolare.
Gli abbiamo chiesto di perdere la paura perché questa è l'unico modo di essere liberi.
Gli abbiamo chiesto di aprire le loro menti e di capire che vivono in un gran show dove tutti hanno le loro maschere poste. Gli abbiamo chiesto di togliersi le loro proprie maschere.
Gli abbiamo chiesto di dubitare di tutto e di tutti. Dubitare di loro, di noi, di loro stessi. Li vorranno convincere che loro non sono i cattivi. Li sedurranno e faranno tutto il possibile per farli amare vivere in quella bolla.
Ma si stanno svegliando ed è ora che aprano gli occhi definitivamente.
Perché l'unica maniera di recuperare lo loro libertà è rompendo quella bolla, e se siamo insieme, se rimaniamo uniti ci riusciremo.

Nessuno sa ciò che sta succedendo. Nessuno sa quante persone sono morte, quante persone stanno resistendo che non ce la fanno più, nessuno sa.
Nessuno si immagina come Luz e la sua gente stia distruggendo tutto.
Nessuno sa ciò che hanno fatto con le persone buone, come li hanno convertiti, le cose orribili che gli fa fare. Sono riusciti a costruire un mondo dove nessuno sa niente.
Ma loro nemmeno sanno che nel cuore di questo mondo felice che hanno creato, ci siamo noi resistendo sotto terra.
Nessuno sa che sotto terra si sta armando una vera rivoluzione, e questo è qualcosa di buono.
Già stiamo facendo qualcosa affinché si stia meglio, ci siamo unendo, perché uniti siamo forti. Stiamo lottando per il nostro futuro. Il nostro futuro dipende da noi ed io che che lotteremo e vinceremo.

62.''Tutto cambia'' (Professore) Quarta stagione



Tutto cambia. Come diceva Eraclito ''non possiamo bagnarci due volte nello stesso fiume''. Quando ritorneremo al fiume per bagnarci la seconda volta, le sue acque sono già diverse, sono rinnovate, si sono trasformate, non è più lo stesso fiume. Il cambiamento è perpetuo.
Nessuno può resistere al cambiamento. Voler resistere al cambiamento è come voler resistere al passo del tempo, una battaglia persa in precedenza.
Stiamo sempre cambiando, mutando silenziosamente, anche se non lo ascoltiamo. Cambiare è inevitabile. Il cambiamento è l'essenza delle cose, di noi, dell'universo, o è il contrario? E' l'essenza che rimane inalterata.
Dove sta la nostra essenza, il nostro essere? In ciò che rimane nonostante il cambiamento o nel cambiamento permanente? Dove stiamo?
Possiamo essere gli stessi se tutto cambia, o siamo gli stessi nonostante il cambiamento?
Quanto di utopia ha pretendere di cambiare in una sola volta?
Il cambiamento ha i suoi tempi, i suoi processi. Il cambiamento è qualcosa organico perché è vivo.
Forse la chiave è cambiare con il cambiamento. Voler resistere al cambiamento è come voler congelare le acque del fiume per bagnarsi sempre nelle stesse acque.
Il cambiamento è rivoluzione, e nessuna rivoluzione può essere amabile, confortevole, comoda.
Se non cambi con il cambiamento un giorno apri gli occhi e vedi che tutto è cambiato, e lì sei perso nello sconosciuto.
Il cambiamento è una questione di tempo. Di tanto muovere l'albero alla fine la frutta sempre cade. E quando il cambiamento arriva non lascia posti ai dubbi. Cambia tutto, trasforma, muta.
Il cambiamento è la speranza nella disperazione. E' credere che ciò, come tutto, anche cambierà.

61.''Per te'' (Cristobal) Quarta stagione



Ho un hobby, a ogni persona che incontro gli domando la propria definizione dell'amore. Tutte le definizioni suonano simili, ma tutte sono diverse, perché per ognuno l'amore è qualcosa di diverso.
Un miracolo, una benedizione, chimica, pelle, incontro, qualcosa magico, sono le definizioni che più si sentono.
Sono arrivata alla conclusione di qualcosa che ha tante definizioni, non ne può avere solo una.
Non domando più 'cos'è l'amore?'. Ora domando 'cos'è l'amore per te?'
Puoi non avere soldi, lavoro, casa. Puoi non avere niente e essere felice. Ma nessuno può essere felice senza amore. Allora che cos'è l'amore?
Ci sono forme di amare o si ama come si può?
Non esiste una forma d'amare, esiste la tua forma d'amare. Devi conoscerla e accertarla.
Amiamo nello stesso modo in cui siamo stati amati? L'amore non è ciò che abbiamo avuto fin da bambini?
Speriamo che l'amore abbia qualcosa da darci, ma l'amore non si tratta di avere qualcosa da dare? che può dare qualcuno che è vuoto?
Per me non esiste l'amore senza l'odio. Se odiamo è perché amiamo.
Come può essere che amiamo e odiamo contemporaneamente? Esiste l'amore senza odio? Esiste l'odio senza amore?
Amare è necessitare, dipendere, stupire(?). Amare è che ti manchi qualcosa, essere debole. Amare è accettare che siamo incompleti.
Amore e odio, questa è la dinamica dell'amore. L'amore corre i limiti, si incrocia con l'odio. In nome dell'amore giustifichiamo qualsiasi cosa, e accettiamo qualsiasi cosa.