Nessuno può resistere al cambiamento. Voler resistere al cambiamento è come voler resistere al passo del tempo, una battaglia persa in precedenza.
Stiamo sempre cambiando, mutando silenziosamente, anche se non lo ascoltiamo. Cambiare è inevitabile. Il cambiamento è l'essenza delle cose, di noi, dell'universo, o è il contrario? E' l'essenza che rimane inalterata.
Dove sta la nostra essenza, il nostro essere? In ciò che rimane nonostante il cambiamento o nel cambiamento permanente? Dove stiamo?
Possiamo essere gli stessi se tutto cambia, o siamo gli stessi nonostante il cambiamento?
Quanto di utopia ha pretendere di cambiare in una sola volta?
Il cambiamento ha i suoi tempi, i suoi processi. Il cambiamento è qualcosa organico perché è vivo.
Forse la chiave è cambiare con il cambiamento. Voler resistere al cambiamento è come voler congelare le acque del fiume per bagnarsi sempre nelle stesse acque.
Il cambiamento è rivoluzione, e nessuna rivoluzione può essere amabile, confortevole, comoda.
Se non cambi con il cambiamento un giorno apri gli occhi e vedi che tutto è cambiato, e lì sei perso nello sconosciuto.
Il cambiamento è una questione di tempo. Di tanto muovere l'albero alla fine la frutta sempre cade. E quando il cambiamento arriva non lascia posti ai dubbi. Cambia tutto, trasforma, muta.
Il cambiamento è la speranza nella disperazione. E' credere che ciò, come tutto, anche cambierà.
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