martedì 7 luglio 2015

36.''Il soma'' (Esperanza) Quarta stagione



Il mondo è pieno di soma. Per alcuni il loro soma è il lavoro, si intossicano di lavoro per non dover pensare nella propria vita. E' un 'no hay tal crisis' comune, no? che uno dice '' bene, prima di tutto è sano'', ma no, non è affatto così, infatti non c'è quasi nessuna differenza con un chimico, uno cerca di non pensare, di non sentire. E la verità è che alla fine tutti abbiamo bisogno di un po' di questo.
Le scorpacciate di cioccolata che avrei fatto, riempire la bocca, lo stomaco, il vuoto, affinché non ci fosse posto per nessun pensiero né sentimento, e nessuna domanda, no? Perché queste domande sono troppo dure. Ucciditi piuttosto che farti queste domande, no?
Cercare il sorriso quando il cuore ci chiede di piangere, è un altro modo di soma. E chi può giudicare qualcosa così? Se lo facciamo tutti. La realtà è cosi dura, così difficile da sopportare che alcune volte abbiamo bisogno del soma.
Alcune volta usiamo un'altra persona come se fosse un'aspirina, per calmare un dolore, per coprirlo,chiuderlo, per non sentirlo. Ci confondiamo, ci distraiamo, chi non lo fa?
Ma cosa succederebbe se ci facessimo coraggio e per un attimo, almeno per un attimo, lasciassimo da parte il nostro soma? Tutte queste cose che di confondono, che ci distraggono, che ci addormentano, che succederebbe?
Se lasciassimo i nostri soma, ritroveremmo noi stessi. Smetteremmo di fuggire da noi, dalla nostra pelle, dal nostro desiderio.
Che succederebbe se smettessimo di confonderci con l'urgente, con l'incendio, e ci occupassimo dell'importante? Non dico che non faccia male, ovvio che fa male lasciare il tuo soma.
Sotto il soma,chiuso, c'è ciò che siamo e sentiamo, che ti piaccia o no. E secondo me, è che la cosa più importante e migliore che può fare uno è essere fedeli a se stesso.

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