domenica 19 luglio 2015

96.''Nella linea'' (Nico) Quarta stagione



So come ti senti 'boncha', sicuramente in questo momento stai dicendo chi è questo 'logi'? Si tu parli sempre al rovescio, non ho mai capito perché parli al contrario. Che idea ha questo 'logi'? Però so che stai bene, accompagnato. Ma ovvio, ti manco io papà. Io sono il tuo referente, tu mi tieni lì su, io sono la tua guida, il tuo faro, questi occhi azzurri che ti illuminavano, tu nove d'area. Io so che non ricordi qualcosa papu, so che passa a tutti.
Siete nella linea di fuoco, e il peggio è che nessuno gli ha chiesto se lo volevano, li hanno messi lì e voi non potete retrocedere né andare al fronte, siete fermi nella linea. Si sente indifeso, angustiato, credimi lo so. Ma l'unica cosa che si può fare quando ti trovi nella linea di fuoco è resistere.
Siete disorientati, vi sentite cadere nel vuoto, sentite che perderete tutto ma non è così, avete una spalla su cui appoggiarvi, avete ragione, molte buone ragioni per continuare a lottare, per schivare il fuoco. La nostra maggior debolezza può essere la nostra miglior forza, solamente lo si deve vedere, lo so, il colpo può arrivare da ovunque ma dovete resistere senza tradire ciò che siete, così non sapete chi sono, cosi non capite perché passa ciò che succede, resistete. A volte la ragione non capisce alcuni misteri. A volte per risolverli c'è bisogno di resistere, resistere insieme. Essere tutti nella linea. Se uno si arrende, abbassa le braccia, perdete tutti. Resistere al nemico che viene da fuori, ma anche resistere ai propri demoni.
Se tutto ciò che è successo è stato duro, tutto ciò che verrà sarà peggiore. Per questo dovete resistere.
Lo so, non sono nessuno per te, ma tu sei tanto per me. Ti potrei raccontare tante cose importanti che abbiamo vissuto insieme.. per esempio ti ho insegnato a giocare al football papu. Tu non ti ricordi 'llequita' ma sempre ti dicevo 'se per il centro ti si complica, vai nella linea' e non sai i goal che hai fatto quando mi hai dato ascolto, non sai... Guarda 'bonchita', papu, abbiamo vissuto tante cose insieme, di cui mi ricordo di più le piccole cose. Per esempio il giorno che mi dovevo sposare con Cielo tu mi hai accompagnato con la decappottabile, ricordi? I due vestiti impeccabilmente, ci siamo seduti, abbiamo cantato, andavamo insieme, belli, cantando la mia canzone preferita, felici.
Sappiamo che non c'è passato né futuro né distanze che ci separano.
papu sei arrivato fino alla metà del fiume, sei nella linea, puoi ritornare alla bolla o continuare avanti. E per quanti lavaggi di cervello ti facciano, tu dentro sai chi sei e chi è la tua famiglia, tu sai che sei lleca, nostro 'llequita'.
Sappiamo che anche volendo o no continueremo a stare insieme, da un lato o l'altro però sempre nello stesso cammino.
Avanzando, retrocedendo, attraversando la linea o andandocene a mangiare, sempre stiamo tracciando un cammino, marcando una linea, fino alla fine.

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