Johnny: la musica è come la bacchetta magica della fata madrina, trasforma le zucche in carrozze.
Rama: Un giorno di inverno, odore di piadine, dolce al latte, una finestra bagnata dalla pioggia, risate, scherzi, un profumo intenso.
Lleca: una palla da calcio infangata, odore di choripan, schiuma da barba, un abbraccio,una voce, un album di figurine completo.
Simon: Una piscina climatizzata, odore di cloro, occhi rossi, sandwich con prosciutto e formaggio, una canzone in francese, una foto, quattro amici in spiaggia.
Teo: vodka, cappello di pelle, un focolaio, una chitarra, una pentola bruciata, uno spezzatino con gusto di bruciato, un crepuscolo triste.
Luz: una gonna, un pavimento di legno con odore di polvere e umidità, pareti umide, fredde, silenzio, un cavallo di carosello, una bambola di pezza.
Nacho: pioggia, solitudine, un auto con odore di nuovo, un bosco, odore di cipria, terra rimossa, gridi.
Mar: guanti da box, odore di cuoio, una fontana profumata di jazmines, terra spianata, fuoco, fumo, una coperta, freddo e caldo.
Jazmin: un rumore di tacchi sul pavimento di legno, odore di paella, pettegolezzi e luna/nei, un fiume, un tramonto, il calore del suo petto, l'odore della sua pelle.
Johnny: la musica arriva dove non arrivano la parole, è un odore, è un colore, una tessitura, arriva direttamente al centro della tua anima.
Non pensare, non sentire, non siamo mai più genuini di quando ascoltiamo una canzone che ci commuove.
Per me la musica è magia, la musica è miracolo, un miracolo che ci trova, un miracolo che ci illumina.
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