sabato 15 agosto 2015

109.''Detenuti in un momento'' (Paz) Quarta stagione



Per transitare alcuni dolori, per poter aprirci ad essi bisogna farsi coraggio per perdonare.
Perdonare è rilasciare la colpa, lasciarla andare. La colpa è un'ancora che ci detiene.
Al perdonare, al lasciare la colpa, ci liberiamo. Ci permettiamo di avanzare.
Castigarci più volte per qualcosa che non possiamo cambiare ci detiene nel tempo.
Si deve uscire dal segno, da questi passi che ci portano sempre allo stesso cammino.
Perdonare, perdonarsi, è crescere.
Si deve aver il coraggio di avanzare, di non ripetere le stesse risposte agli stessi problemi.
Ci costa perdonarci e questo ci porta a restare congelati nell'errore che facciamo. Non perdonarci è la nostra forma di castigarci.
Perdonare è più che perdonare l'altro, è capire che non siamo colpevoli delle impotenze degli altri.
Quando ripetiamo ciò che ci fa male in realtà è il nostro intento per ripararlo. E' un intento perchè ciò che è stato non sia.
Quando ritorniamo allo stesso sentimento cerchiamo la chance di cambiare ciò che è successo. Impossibile.
Perdonarsi è liberarsi della colpa di esistere.
Ci sono desideri morti che ci legano, ci detengono nel cammino. Ce ne sono altri che ci sollecitano, che ci aprono il cammino .
I desideri morti vogliono cambiare ciò che non si può cambiare. Ci fanno guardare indietro, negano il perdono e la possibilità di perdonare.
Perdonare è lasciare nel passato ciò che è passato. E' porre questo trauma dove corrisponde. E' ricostruire dalle rovine. E' chiudere questa porta. E' lasciare che il treno avanzi. E' ritornare a giocare la partita. E' affermare la propria identità. E' farsi coraggio per essere altro. E' superare le nostre paure. E' affrontare le nostre paure. E' lottare contro i nostri demoni. E' rincontrarsi con sè stesso.
Perdonare e perdonarsi è liberasi di ciò che ci detiene nel tempo, e alla fine poter avanzare.

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