venerdì 15 marzo 2013

112. 'La vita che ho immaginato.' (Camilo e Teo) Terza stagione


Camilo 


Quando sei ragazzo sogni quello che diventerai quando sarai grande e, se ti lasciano sognare, sogni in grande. Da grande misuri la tua vita come un parametro, è meglio o peggio di quello che hai immaginato?
Se hai sognato molto con la vita che volevi sai molto bene cosa vuoi, e sai anche molto bene quello che non vuoi, quello che non c'entra con quello che hai sognato per te.
Molti giochi dei bambini sono prove per la vita futura. Nell'immaginare la nostra vita ci convertiamo in un personaggio della nostra propria telenovela. Perseguiamo sempre quella vita che immaginiamo. Ma come si fa a vivere se sai che la vita che hai immaginato non si realizzerà mai?

Teo


Quello che ci sostiene sono i sogni, ma come fai quando capisci che questo è impossibile? Bisogna accontentarsi della vita che ci tocca? Facciamo l'impossibile per regolare la vita secondo quello che immaginiamo. La vita resiste, si rivela la nostra idea di come dovrebbe essere.
Il problema dei sogni è che a volte si convertono in capricci, vuoi quella felicità che hai sognato o niente. Più la nostra immaginazione è frondosa, più grande sarà la delusione.
Qualunque dettaglio diverso da ciò che immagini rovina la felicità. Fa molto male la realtà quando sei un sognatore.

Camilo 

A volte uno crede che quello che fa male è la realtà ma quello che fa male è l'ideale. La vita che immagini può essere un sogno, ma può diventare anche un carcere.
Immaginare la tua vita ideale fa bene, ma che la vita immagini per te è molto meglio. A volte bisogna lasciarsi sorprendere.
L'ossessione per l'ideale ti può far perdere di vista la realtà, la verità, quello di cui hai bisogno, niente è all'altezza di un ideale.
Se vuoi concretizzare i tuoi sogni la cosa migliore da fare è cominciare a sopprimere l'ideale. Occhio, non mi sto riferendo a sopprimere gli ideali, ma che ci sono volte che uno si immagina la sua vita come se fosse un film, un'avventura eroica epica, ed è molto difficile essere all'altezza di quell'ideale.
L'ideale è una luce molto brillante, molto, tanto che può finite opacizzando la realtà. Puoi soffrire tutta la vita per quell'ideale, bellissimi, puri, brillanti, ma lontani e sempre più lontano.
Bisogna essere in grado di distinguere i sogni dagli ideali. I sogni sono piccole scuse che ci aiutano a crescere. L'ideale è una grande massa di oro che ci paralizza. In cambio la realtà è fragile, imperfetta, ma vera.
Perché alla fine del proprio cammino uno può rivedere la vita che ha vissuto, non quella che ha immaginato. Quindi meglio vivere la vita che immaginarla.

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