mercoledì 24 giugno 2015

132."Non mi pento di nulla" (Tina) Terza stagione


Per fortuna c'è sempre un'altra opzione e sempre ci sono altre opportunità. Juancito sarà la seconda luce che mi da la vita. Prima Luz, la mia piccolina,ora lui.
Mi domandano se mi pentirò di dare alla luce a Juancito e perdere la mia vita e vi dico no, di questo non mi pento.
Una scelta è un conto alla rovescia. Quando arriva a zero già non si può tornare indietro né pentirsi di niente.
Che sentimento strano è il pentimento, no? Perché, di che si pente uno?
Sarà possibile che il pentimento faccia pentire ad uno di essere stato felice?
E' un po' codardo(?) pentirsi del ballo solo perché il ballo finirà, no?
Il pentimento per ciò che abbiamo fatto male, ci fa soffrire, ma il pentimento per ciò che non abbiamo fatto è amaro.
Credo che ci sono delle cose delle cui uno si deve pentire. Non dico flagellarci, ma smettiamo di escorchar (?), una filosofia medio egoista "ah, non mi pento di niente...". Per dare un esempio, mi pento e mi pento di non essermi pentita prima.
Mi pento per esempio, di aver matto del male e non aver avuto tempo di rimediare. Mi pento di non averli amati prima. Mi pento di non essere stata la zia 'gamba' (?) dall'inizio. Mi pento di non aver avuto più chiacchierate che aiutino ad aprire gli occhi il tempo. Perché domando al passare, quante lacrime vi foste risparmiati se mi avessi rimediato prima? Un anno fa, un mese fa, un minuto fa almeno.
Siete cresciuti molto, ma vi avrei potuto dare di più, potrei essere stata la madre di cui avevate bisogno. Avrei potuto essere la zia che dava la vita una e un'altra volta per voi. Bisogna pentirsi di ciò che facciamo male e bisogna pentirsi di ciò che non facciamo, prima che finisca tutto e non ci sia più tempo.

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