sabato 24 novembre 2012

73. 'Dove sei amico? (prima parte)' (Thiago) Terza stagione


È appena un istante, un momento, un secondo nel quale uno sbaglia strada. A partire da lì ogni passo che facciamo ci allontana ogni volta di più da noi stessi.
Non siamo coscienti degli errori che commettiamo, solo una sensazione, una piccola voce interiore che ci dice 'c'è qualcosa che non va'. E anche se quella vocina è lì continuiamo avanti, ignorandola, sbagliandoci, quasi a coscienza.
Lo vedi arrivare. Sai che quello che stai per fare cambierà tutto, e nonostante tutto lo fai. Già ti sei perso, già ti sei svuotato, già ti sei sbagliato, già te ne sei andato, hai già perso, ti sei già tradito. E lì ti guardi allo specchio e non ti riconosci più, c'è un altro che ti guarda, ti chiede 'Dove sei andato? Dove sei?'.
Un errore porta a un altro errore. È così facile sbagliare strada e così difficile tornare su quella giusta... è un impulso, un momento irrazionale, e non c'è più modo per tornare indietro. Anche quando abbiamo buone intenzioni un errore può cambiare tutto, rompere tutto. Già sei perso, sbagliato, deviato, se non hai rotta, dove potrai andare?
Ci sono allarmi, ci sono avvisi, ma non li ascoltiamo e andiamo dritti all'errore.
Sbagliare è fare qualcosa pensando solo in noi e niente negli altri. Cosa ci è successo? Perché ci sbagliamo tanto? Perché siamo stati così deboli?
Quando hai commesso errore dopo errore non puoi nemmeno lamentarti, nemmeno questo diritto hai.
Corri, ti disperi, ma quando hai preso la deviazione la strada di ritorno è più lunga. Perché in quella deviazione hai causato dolore, ferite che ci mettono tanto a guarire. Il dolore si trasforma in risentimento, in tristezza vecchia, indimenticabile.
Ormai non sono più quello che ero, ormai non sei più quello che eri, dove sei? Dove siamo?
Vuoi far tornare indietro il tempo, vuoi tornare ad essere quello che eri, ma ormai è tardi.
Gli errori del presente sono le tragedie del futuro. Corri ma ormai è tardi, e mentre corri la tua anima piange, perché sai che avresti dovuto ascoltare quella vocina, quel mormorio nel tuo cuore che ti diceva che stavi sbagliando strada.
Corri e corri ma ormai è tardi, puoi solo guardarti allo specchio e chiederti, dove sei?

Nessun commento:

Posta un commento