giovedì 15 novembre 2012

48. 'A cappa e spada' (Luna) Terza stagione

Napoleone praticava la scherma, anche Shakespeare, Marxs, Grace Kelly, Il Cid è diventato una leggenda con la sua spada.
Piena di romanticismo, avventura, passione, la spada è stata protagonista di storie affascinanti. Storie di odio, di vendetta, di morte.
La spada è stata protagonista di storie d'amore, di grandi avventure, mi ha sempre attirato questo spirito eroico. L'eroina che lotta non solo per rimanere con l'eroe alla fine della storia ma che lotta per qualcosa di più, per essere parte di una grande impresa.
Finte, mosse, librarsi e scontrarsi, un colpo per prendere il comando. Stabilire la distanza giusta, colpo retto, fondo e giro i guardia, toccare l'avversario. 
Nella scherma la chiave è conquistare lo spazio, mettersi in guardia. Tutte queste storie di avventura, di duelli per amore e di onore parlano dello stesso, lotta per ciò che uno ama con unghie e con i denti.
Un buon giocatore di scherma non è il più abile, ma quello che raggiunge la vittoria delle sue paure. Ciò che guida il giocatore di scherma è la sua forza interiore, il suo modo di vita, sempre si tratta di dare la stoccata perfetta senza vacillare, la vita sempre è in gioco e non c'è tempo per vacillare, o stai in guardia, o muori. Per vincere il giocatore di scherma può usare la propria forza o la debolezza dell'altro. Il giocatore di scherma che usa la propria forza è nobile, quello che usa la debolezza dell'altro è una canaglia.
La miglior stoccata è quella che ti sorprende. E anche se sei disarmato, vinto e distratto, il giocatore di scherma non si arrende, fino alla fine dovrà lottare con le unghie e con i denti.
Il vero giocatore di scherma è quello che prende le sue decisioni da solo, e non gli piace che gli altri la prendano per lui.
Una parte di me vuole e sempre ha voluto essere audace, essere coraggioso, mettersi in gioco, per questo mi piacciono le storie degli spadaccini, perché se la giocano. Affrontare le mie paure, le mie insicurità, lottare con le unghie e con i denti per quello che amo, sai perché? invece di attaccare esco correndo, scappo.
A volte per realizzare un'impresa bisogna lasciar cadere la spada, né attaccare, né difendersi.




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