Quando dedichi la tua vita alla simulazione della realtà si distorce. Già non sai se sei ciò che sei o sei ciò che reciti. Già non sai se la tua vita è la tua vita o sei una grande messa in scena.
E' curioso...se domandi ad una persona che farebbe se sapesse che la sua vita finirà tra poco, la maggioranza rispondono che sarebbe stare con l'amato. Ma nei miei anni di studio e pratica ho scoperto che prima la mozione della fine in generale ciò che facciamo è chiedere perdono.
E' come se abbiamo bisogno di scaricare lo zaino, la goccia che ciò che ci pesa tanto per poter andare in pace. Va più in là della colpa, sono rimorsi che non si fermano finché non comprendi che la tua vita è ciò che hai fatto con lei.
Possiamo vivere anni silenziosamente con i rimorsi per ciò che abbiamo fatto male, ma quando sentiamo che arriva l'ora questi vengono a cercarci come fantasmi del passato.
Più che dimenticare ci terrorizza che ci ricordino male. I rimorsi sono la paura di aver passato per questo mondo senza svegliare un po' di amore negli altri.
I rimorsi hanno la nostalgia di un tramonto, finisce il giorno e tutto ciò che non hai fatto non lo potrai mia più fare, e ciò che hai fatto non lo potrai cambiare.
Più terribile del rimorso per ciò che facciamo male è il rimorso per ciò che non facciamo, questo è imperdonabile.
Il rimorso non è altro che la saggezza che arriva alla fine, è un intento che non sia troppo tardi. E non si va a detenere, il rimorso non si detiene finché capisci.
La colpa non ci fa vivere in pace, ma i rimorsi non ci lasciano morire in pace.
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